venerdì 16/06/2023 • 06:00
L’Audizione di Assonime presso la la 6^ Commissione Finanze e tesoro del Senato: il disegno di legge “affronta quella che riteniamo una vera e propria emergenza per il sistema economico italiano”.
redazione Memento
Assonime, con l’Audizione presso la 6^ Commissione Finanze e tesoro del Senato, interviene in merito al disegno di legge in materia di interventi a sostegno della competitività dei capitali. Il disegno di legge sulla competitività del mercato dei capitali affronta quella che Assonime ritiene una vera e propria emergenza per il sistema economico italiano. Il cronico sottosviluppo del mercato dei capitali, infatti, ha limitato, e limita tuttora, le potenzialità di sviluppo delle imprese e l’impiego produttivo dell’ingente risparmio delle famiglie. Il peso della Borsa sull’economia reale è in Italia molto più basso che in tutti gli altri principali paesi europei: il rapporto tra il valore complessivo delle società quotate e il PIL è in Italia pari a circa la metà rispetto a Germania e Spagna, circa un quarto rispetto a Regno Unito, Olanda e Francia. Il problema italiano ha radici antiche, ma il gap si è accentuato negli ultimi dieci anni, in cui il saldo tra entrate e uscite dal mercato regolamentato è stato fortemente negativo, con una perdita di circa 50 miliardi di capitalizzazione. L’aumento della massa critica del mercato azionario italiano è quindi un obiettivo ineludibile di politica economica. La leva delle privatizzazioni, che ha svolto un ruolo decisivo nello sviluppo del mercato gli anni ’90, è oggi più difficilmente attivabile, mentre un ruolo importante può essere svolto dalla leva normativa. Le diverse iniziative conoscitive avviate dal Governo sul mercato dei capitali, confluite nel Rapporto dell’OCSE del 2020 e nel Libro Verde del MEF del 2022, hanno chiaramente indicato l’opportunità di ridurre l’onerosità del sistema normativo italiano che grava sulla Borsa, e in particolare sulle imprese che si quotano. In questi documenti venivano anche delineate le linee guida di una riforma normativa volta ad aumentare la competitività del mercato dei capitali italiano, attraverso una maggiore convergenza verso la disciplina e le prassi di vigilanza dei paesi più dinamici. Il disegno di legge che è all’esame di questa Commissione recepisce le indicazioni di quelle analisi e compie alcuni primi, ma significativi passi, nella direzione indicata: - vengono eliminati alcuni degli “eccessi di zelo” del legislatore italiano nell’applicare le direttive europee (cosiddetti goldplating); -vengono previste alcune misure volte a favorire la raccolta di capitali sul mercato, sia incentivando la quotazione di nuove imprese, sia facilitando gli aumenti di capitale delle società già quotate; - si aprono nuovi spazi per l’autonomia statutaria delle società quotate, ad esempio nella modalità di gestione delle assemblee; - si pongono le basi per una maggiore proporzionalità nella definizione delle regole per le società quotate di minori dimensioni; - ci sono alcuni primi segnali nella direzione del rafforzamento del ruolo degli investitori istituzionali nel finanziamento del capitale; - viene introdotta una maggiore flessibilità negli strumenti sanzionatori della Consob.
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