lunedì 05/06/2023 • 06:00
Le consulenze tecniche rese in favore di committenti stranieri nell’ambito di una lite ed aventi ad oggetto vizi su beni immobili possono essere qualificate “prestazioni di consulenza e assistenza tecnica o legale”.
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Un soggetto residente all'estero, in uno Stato extra-UE, e che agisce al di fuori della propria attività economica, ha incaricato un tecnico di predisporre una consulenza tecnica di parte relativa alla corretta esecuzione di un contratto di appalto avente ad oggetto lavori su un immobile di sua proprietà sito in Italia. Tale consulenza tecnica è stata redatta nell'ambito di una formale contestazione per presunte difformità e vizi delle opere eseguite in forza dell'appalto, ancora in fase stragiudiziale. Il tecnico intende sapere se la prestazione di servizi resa in favore del proprietario residente all'estero deve considerarsi effettuata in Italia ai sensi dell'art. 7-quater, co. 1 DPR 633/1972 o se è possibile invece applicare l'art. 7-septies, co. 1 lett. c) DPR 633/1972. La disciplina IVA delle “prestazioni di servizi relative a beni immobili”
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