venerdì 26/05/2023 • 06:00
“Le proposte – osserva Elbano de Nuccio, presidente della categoria, con l'Informativa 70/2023 - sono state veicolate attraverso le forze parlamentari e confidiamo che possano trovare accoglimento”.
redazione Memento
Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha predisposto relativamente al disegno di legge recante “Delega al Governo per la riforma fiscale” alcune proposte emendative. Si parte dall'istituzione del Garante nazionale del contribuente : al fine di rendere più incisivi i poteri del Garante nazionale viene previsto che, nei casi di particolare rilevanza in cui le disposizioni in vigore ovvero i comportamenti dell'amministrazione determinano un pregiudizio dei contribuenti o conseguenze negative nei loro rapporti con l'amministrazione, lo stesso abbia il potere di fornire indicazioni vincolanti per l'amministrazione medesima volte a ripristinare con la massima solerzia un rapporto con il contribuente ispirato a criteri di certezza del diritto, trasparenza, affidamento e buona fede. Il CNDCEC propone poi l 'abrogazione del contributo per l'ammissibilità delle istanze di interpello: l'emendamento prevede l'abrogazione dell'articolo 4 con il quale si prevede di subordinare l'ammissibilità delle istanze di interpello al versamento di un contributo, da graduare in relazione a diversi fattori, quali la tipologia di contribuente o il valore della questione oggetto dell'istanza, finalizzato al finanziamento della specializzazione e della formazione professionale continua del personale delle agenzie fisca. Inoltre, il Consiglio Nazionale propone l'estensione del regime forfettario ai redditi di partecipazione in società di persone e associazioni, e la possibilità, in via opzionale, di determinare con criteri di cassa il reddito delle società tra professionisti costituite in forma di società di capitali, società cooperativa e società di persone in contabilità ordinaria secondo il criterio di cassa. Le società tra professionisti costituite nelle predette forme societarie devono infatti obbligatoriamente determinare il loro reddito imponibile secondo il criterio di competenza, pur svolgendo un'attività esclusivamente professionale che, se svolta in forma individuale, risulterebbe invece tassata naturalmente per cassa, il che limita fortemente l'adozione dello strumento societario da parte dei professionisti, disincentivando le aggregazioni per il solo fatto del regime di tassazione loro applicabile. Infine, tra le proposte figura la revisione della disciplina sanzionatoria IVA in caso di errori di fatturazione o di applicazione dell'imposta in misura superiore a quella effettiva, al potenziamento degli effetti premiali connessi al c.d. adempimento collaborativo, e la previsione della possibilità della trattazione in presenza delle udienze anche in caso di controversie demandate al giudice monocratico. “Le proposte – osserva Elbano de Nuccio, presidente della categoria, con l'Informativa 70/2023 - sono state veicolate attraverso le forze parlamentari e confidiamo che possano trovare accoglimento”. FONTE: Informativa CNDCEC 70/2023 del 25 maggio 2023 Emendamenti proposti alla Delega Fiscale
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Raimondo D'antonio
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