mercoledì 24/05/2023 • 06:00
Il Garante privacy irlandese ha comminato a Meta una multa record di oltre un miliardo di euro e sospeso il trasferimento di dati verso gli USA, dopo avere appurato che la piattaforma continua a violare il GDPR anche dopo avere ricevuto precise regole di comportamento da parte della CGUE in una precedente condanna.
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Siamo ad un nuovo round della lunga lotta tra le autorità europee per la protezione della privacy e Facebook, oggi Meta.
La prima condanna
Nel “primo incontro”, la Corte di Giustizia UE (CGUE) aveva condannato Facebook per il trasferimento di dati personali tra UE e USA e fatto crollare il c.d. “Privacy shield”, ossia l’accordo che permetteva il trasferimento dei dati personali tra UE e USA, sulla base del presupposto che in entrambe sussistesse un livello di protezione dei dati sostanzialmente equivalente.
La decisione era intervenuta a seguito del ricorso di parte di Max Schrems (avvocato e attivista per la tutela della Privacy), accertando l’insussistenza, nei fatti, dell’equivalenza tra il livello di protezione dei dati personali in UE e quello USA, dato che, in realtà, negli Stati Uniti, vi sono norme che:
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