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lunedì 22/05/2023 • 06:00

Caso Risolto Software non disponibile

Credito imposta Mezzogiorno esteso al 2023 ma non ancora fruibile

Le imprese e ditte individuali del Sud Italia possono beneficiare di un'agevolazione per l'acquisto di beni strumentali pari al 45% per le piccole imprese (30% in Abruzzo), 35% per le medie imprese (20% in Abruzzo), 25% per le grandi imprese (10% in Abruzzo). Tuttavia, nonostante la proroga, non è ancora disponibile il software per la fruizione.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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La legge di stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). Nel corso degli anni, visto il grandissimo successo della misura e la vasta platea degli imprenditori che ne hanno beneficiato, i vari Governi che si sono susseguiti hanno optato per la proroga temporale di tale misura. Inizialmente la legge di bilancio 2020 (articolo 1, comma 319, legge 27 dicembre 2019, n.160) ha disposto la proroga del suddetto termine al 31 dicembre 2020. Di seguito la legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 171 della legge 30 dicembre 2020 n. 178) ha disposto una ulteriore proroga della misura al 31 dicembre 2022. Infine, la legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 265 e 266 della legge 29 dicembre 2022 n. 197) ha disposto una ulteriore proroga della misura al 31 dicembre 2023. Modalità di fruizione Il meccanismo di fruizione dello strumento agevolativo a favore delle imprese si attiva attraverso la presentazione di una comunicazione in via telematica all'Agenzia delle Entrate (provvedimento Agenzia Entrate del 14 aprile 2017, modificato in prima istanza con provvedimento del 29 dicembre 2017 e in seconda istanza con provvedimento del 9 agosto 2019). L'Agenzia delle entrate, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta. L'agevolazione è riconosciuta alle imprese che, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2022, effettuano l'acquisizione, anche mediante contratti di locazione finanziaria dei seguenti elementi: Macchinari; Impianti, attrezzature; Beni strumentali nuovi. Le attrezzature, in generale, devono rientrare nell'ambito di un progetto di investimento iniziale ed essere allocate presso strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni del Sud Italia, (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). La misura del credito La misura del credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno è pari al: 45% per le piccole imprese (30% in Abruzzo),  35% per le medie imprese (20% in Abruzzo), 25% per le grandi imprese (10% in Abruzzo). La Circ. AE 3 agosto 2016, n. 34/E, fornisce ai destinatari chiarimenti fondamentali sulla disciplina del credito d'imposta per gli investimenti destinati agli stabilimenti produttivi situati nel Mezzogiorno. In sostanza, il credito d'imposta va utilizzato solo attraverso il modello F24, in compensazione, tramite Entratel, qualora sia stato incaricato un intermediario, oppure attraverso Fisconline, qualora si disponga di un PIN dell'Agenzia delle Entrate. Il credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno può essere richiesto dai soggetti titolari di reddito d'impresa, che effettuano investimenti in beni strumentali da destinare alle aree produttive nelle aree del Mezzogiorno. I requisiti Beneficiarie sono quindi tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e natura giuridica, al di là del settore economico e dal regime contabile adottato. La disciplina esclude però le seguenti categorie: Industria siderurgica; Carbonifera; Costruzione navale; Fibre sintetiche; Trasporti; Produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche; Settore creditizio e finanziario, assicurativo; Imprese in difficoltà. Anche gli enti non commerciali possono beneficiare del credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno, ma esclusivamente in relazione alla parte dell'attività commerciale eventualmente esercitata. Il principale requisito richiesto dalla normativa affinché il bene possa usufruire del credito d'imposta è che deve essere un bene strumentale nuovo dell'attività di impresa beneficiaria del credito. Il bene deve quindi avere le caratteristiche della durevolezza e deve essere utilizzato come strumento di produzione nel processo produttivo dell'impresa. Sono escluse dalla categoria dei beni strumentali la merce destinata alla vendita e gli assemblati. Rientrano tra i beni agevolabili quelli concessi in leasing.   Per beneficiare del credito d'imposta, è necessario inviare telematicamente all'Agenzia delle entrate l'apposita comunicazione (CIM17) nella quale è esposta la cadenza temporale dell'investimento programmato, con indicazione, per gli anni in cui l'agevolazione risulta vigente, anche delle somme investite e del relativo credito di imposta. Quando non sussistono motivi ostativi, al contribuente viene comunicata l'autorizzazione all'utilizzo in compensazione del credito d'imposta. L'invio della comunicazione può avvenire utilizzando i canali Entratel o Fisconline. In caso di presentazione telematica tramite i soggetti incaricati sopra indicati (intermediari abilitati e società del gruppo), questi ultimi devono consegnare al contribuente, insieme alla ricezione della comunicazione o all'assunzione dell'incarico per predisporla, l'impegno a trasmetterla in via telematica all'Agenzia. La data di questo impegno, insieme alla sottoscrizione del soggetto incaricato e all'indicazione del suo codice fiscale, va riportata nello specifico riquadro “Impegno alla presentazione telematica”. Il soggetto incaricato è tenuto a consegnare al contribuente una copia della comunicazione trasmessa e della ricevuta dell'Agenzia delle Entrate che attesta l'avvenuta presentazione. ...

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