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martedì 09/05/2023 • 10:55

Lavoro Dai Consulenti del Lavoro

Autonomi impatriati: necessario modificare la dichiarazione dei redditi

I Consulenti del Lavoro, nell’ultimo tavolo tecnico organizzato con l’Agenzia delle Entrate, chiedono di integrare il modello Redditi PF dei lavoratori autonomi, permettendo agli impatriati di gestire il caso di superamento dei limiti “de minimis”.

a cura di

redazione Memento

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  • Tempo di lettura 5 min.
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Con un Comunicato stampa dell'8 maggio 2023, i Consulenti del Lavoro danno conto dei contenuti dell'ultimo tavolo tecnico organizzato con l'INPS e l'Agenzia delle Entrate.

I temi trattatati vengono di seguito riassunti ed analizzati.

Lavoratori autonomi impatriati: richiesta l'integrazione della dichiarazione dei redditi

La richiesta maggiormente rilevante è stata quella, sollevata dal CNO, di integrare i modelli dichiarativi riservati alle persone fisiche, prevedendo dei campi utili a poter gestire il caso dei lavoratori autonomi impatriati che superano nel triennio di riferimento i limiti del regime “de minimis”; si tratta dell'ipotesi in cui il risparmio fiscale conseguito (con il regime di favore in oggetto) sia tale da comportare il superamento del limite “de minimis”.

I Consulenti sottolineano come la modulistica dichiarativa Redditi PF non preveda espressamente la possibilità di “modulare” l'importo di reddito agevolabile, al fine di evitare il superamento del limite “de minimis” nel corso dell'anno, in quanto, in base al principio dell'unitarietà del periodo d'imposta, l'agevolazione degli impatriati si applica all'intero reddito di periodo indicato nel relativo quadro RE, RF, RG o RD.

L'Agenzia delle entrate ritiene opportuna una conferma sul piano interpretativo da parte della sua Divisione Contribuenti. Una volta ottenuti chiarimenti in tal senso, potrà fornire indicazioni operative per consentire al contribuente di applicare il beneficio in modo parziale, indicando in un campo separato della dichiarazione la quota di reddito conseguito nell'anno d'imposta che egli intende escludere dall'agevolazione al fine di evitare il superamento del limite "de minimis". In tal caso il contribuente determinerà autonomamente l'importo da indicare, facendo sì che l'agevolazione fruita in dichiarazione, sommata a quella eventualmente fruita in precedenza, non ecceda il predetto limite "de minimis".

Certificazioni uniche 2023 e conguaglio fiscale

Come evidenziato nelle istruzioni di compilazione della CU 2023, il sostituto d'imposta deve, in presenza di più periodi di paga con lo stesso percipiente, conguagliare nell'ultima CU rilasciata tutti i redditi percepiti, riferiti quindi a tutti i precedenti rapporti di lavoro. In caso di più rapporti di lavoro intercorsi tra lo stesso sostituto e sostituito, è richiesta la trasmissione di una sola CU c.d. “conguagliante”. Nel caso di redditi erogati in precedenti rapporti di lavoro intercorsi con altri sostituti, il sostituto è tenuto ad effettuare le operazioni di conguaglio di tutti i redditi solo a seguito di richiesta effettuata dal sostituito.

Tregua fiscale

È confermata dall'AE l'estensione da 8 a 20 rate trimestrali della dilazione massima applicabile ai pagamenti delle somme dovute di importo non superiore a € 5.000, alla luce delle previsioni della Legge di Bilancio 2023.

Imposta di bollo sulle parcelle dei contribuenti in regime forfetario

L'INPS chiarisce che l'importo del bollo addebitato in fattura al cliente costituisca, sia per gli iscritti alla Gestione separata sia per la gestione artigiani, base imponibile previdenziale.

Fonte: 

Nota CNO 28 aprile 2023 n. 2907

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