sabato 22/04/2023 • 06:00
La Cassazione, con sentenza n. 10124 del 17 aprile 2023, ha ricostruito ed approfondito i concetti di giusta causa e proporzionalità alla luce del loro carattere di “clausole generali” che necessitano di concretizzazione interpretativa, nell'ambito di un licenziamento disciplinare intimato nei confronti di un dipendente di un istituto bancario.
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Un dipendente di un istituto bancario veniva licenziato per giusta causa, all'esito di un procedimento disciplinare avente ad oggetto alcune condotte contrarie al Codice di Comportamento interno adottato dalla Banca. In particolare, i fatti contestati riguardavano alcuni accessi arbitrari, oltre che ingiustificati, tramite il sistema informatico della Banca, ad alcuni rapporti bancari intestati ai clienti, ed anche alcune attività di contabilizzazione di operazioni riferibili ai figli del dipendente. Dalla commissione di tali condotte riconducibili al dipendente, sarebbe poi derivata una agevolazione per la commissione di altre condotte delittuose di natura truffaldina, commesse però da terzi. Le condotte poste in essere dal dipendente avrebbero, altresì, violato alcune disposizioni normative in tema di privacy. Il lavoratore impugnava, quindi, il licenziamento per giusta causa subito, chiedendo al Giudice (Tribunale di Benevento, sez. lav.) che, accertata la illegittimità del licenziamento, la Banca convenuta fosse condannata alla reintegra nel posto di lavoro, oltre al risarcimento del danno.
Il primo grado del giudizio (nella sua duplice fase sommaria e di merito, essendo s
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redazione Memento
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