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venerdì 14/04/2023 • 06:00

Impresa Via libera dal Senato

Rinnovabili, P.A. e giustizia tributaria: approvato il “Decreto PNRR”

L'aula del Senato ha approvato, con modificazioni, il Ddl di conversione del DL 13/2023, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del PNRR e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché delle politiche di coesione e della politica agricola comune.

di Pietro Mosella - Giornalista pubblicista

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  • Tempo di lettura 6 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Con 83 voti favorevoli, 57 contrari e 6 astensioni, l'Aula del Senato, con modificazioni, il Ddl di conversione del DL 13/2023 (cd. “Decreto PNRR”), recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché delle politiche di coesione e della politica agricola comune. Il provvedimento è stato modificato soprattutto durante l'esame in Commissione Bilancio di Palazzo Madama e adesso passa alla Camera per l'approvazione entro il 25 aprile.

Il decreto contiene numerose disposizioni che riguardano, tra l'altro, il settore energetico e quello della Pubblica Amministrazione, nonché disposizioni in materia di giustizia tributaria.

Misure per le fonti rinnovabili

Nell'ambito delle misure di semplificazione contenute al Capo X del summenzionato decreto, relative al sostegno della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in considerazione dell'obiettivo del PNRR della transizione verde, si prevede - alle condizioni indicate nel medesimo decreto - l'esenzione dalla valutazione d'impatto ambientale (VIA), fino al 30 giugno 2024, dei progetti di impianti di energia rinnovabile, nonché dei progetti di stoccaggio dell'energia rinnovabile e dei progetti di rete elettrica necessari per integrare l'energia rinnovabile nel sistema elettrico.

Tra le numerose misure introdotte in sede di conversione, sono contenute anche alcune disposizioni in materia di reti elettriche. In particolare, si consente al gruppo Ferrovie dello Stato Italiane di utilizzare le sbarre di alta tensione delle stazioni elettriche ricomprese nella rete di trasmissione nazionale, ma funzionali all'alimentazione della rete ferroviaria per la connessione di impianti da fonti rinnovabili nell'ambito di sistemi semplici di produzione e consumo.

Sono, inoltre, rideterminati gli impegni massimi di spesa annua cumulata per il riconoscimento degli incentivi alla realizzazione d'interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili previsti dal D.M. 16 febbraio 2016. 

L'impegno massimo di spesa annua cumulata:

  • è aumentato da 200 a 400 milioni di euro, in relazione ai benefici riconosciuti alle pubbliche amministrazioni; 
  • è ridotto da 700 a 500 milioni di euro in relazione ai benefici riconosciuti ai soggetti privati.

Ambiente e sicurezza energetica

Nel provvedimento sono contenute anche disposizioni in materia di procedimenti di valutazione d'impatto ambientale(VIA) degli impianti chimici integrati di produzione, su scala industriale, di idrogeno verde e rinnovabile.

Modificando l'art. 8, c. 1, del Codice in materia ambientale (D. Lgs. 152/2006), si provvede anche ad inserire i progetti relativi a impianti “integrati” di produzione, su scala industriale, di idrogeno verde e rinnovabile tra i progetti attuativi del Piano nazionale energia e clima (PNIEC) aventi priorità, relativamente alle procedure di valutazione ambientale di competenza statale.

Viene consentito, altresì, l'utilizzo delle risorse destinate alla realizzazione degli interventi di cui al Programma di Riqualificazione Energetica della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC) per la copertura dei maggiori costi che le stazioni appaltanti sopportano - in considerazione dell'aumento dei prezzi delle commodity energetiche e dei materiali da costruzione - limitatamente agli interventi di completamento e attuazione dei programmi.

Disposizioni in materia di giustizia tributaria

Disposizioni urgenti sono state introdotte anche in materia di giustizia tributaria, intervenendo anzitutto sulla L. 130/2022, al fine di accelerare e semplificare le procedure di rinnovazione del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Viene, quindi, modificato il limite di valore previsto per il giudizio monocratico di primo grado, innalzandolo da 3.000 euro a 5.000 euro. 

Altre disposizioni sono volte, invece, ad accelerare la dichiarazione di estinzione dei giudizi di legittimità in materia tributaria, ponendo in capo all'Agenzia delle Entrate il compito di depositare appositi elenchi delle controversie per le quali è avanzata istanza di definizione agevolata ai sensi delle norme vigenti. 

Nel corso dell'esame in sede referente, è stata introdotta un'altra disposizione, la quale prevede che, in sede di prima applicazione, gli incarichi in essere all'atto del definitivo transito, se svolti presso amministrazioni che realizzano o autorizzano interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR, dal PNC e dai programmi co-finanziati dai fondi strutturali europei, restano in ogni caso ultimabili sino alla scadenza naturale, previa autorizzazione del relativo organo di autogoverno.

Rafforzamento della capacità amministrativa

Per quanto concerne le misure introdotte nell'ambito della Pubblica Amministrazione, tra l'altro, si prevede che, al fine di consentire agli enti locali di fronteggiare le esigenze connesse ai complessivi adempimenti riferiti al PNRR e, in particolare, di garantire le articolate e complesse procedure di gestione, erogazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione delle risorse del medesimo Piano ad essi assegnate, la percentuale di incarichi dirigenziali a contratto a tempo determinato è elevata, fino al 31 dicembre 2026, dal 30 al 50 per cento.

Si prevede, inoltre, l'estensione del reclutamento del personale con contratto di somministrazione di lavoro l'applicazione delle modalità speciali previste dalla normativa vigente per il reclutamento di personale a tempo determinato da parte delle amministrazioni titolari d'interventi previsti nel PNRR, da impiegare per l'attuazione del medesimo Piano. 

È disposto, infine, che anche tali contratti di somministrazione possano avere una durata superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di attuazione dei progetti di competenza delle singole amministrazioni e comunque non eccedente il 31 dicembre 2026.

Riforma della Pubblica Amministrazione

Sono introdotte anche disposizioni di accelerazione e snellimento delle procedure e misure abilitanti in materia di Pubblica Amministrazione e, nello specifico, una serie di misure di semplificazione in materia di procedimenti amministrativi e di affidamento dei contratti pubblici relativi al PNRR e del Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC).

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