martedì 11/04/2023 • 14:32
Il decreto del 29 marzo 2023, pubblicato nella GU n. 83 del 7 aprile 2023, ha stabilito che le comunicazioni all'AE riguardanti le spese per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico sono facoltative per il 2023 e il 2024, mentre sono obbligatorie dal 2025.
redazione Memento
Nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 7 aprile 2023 è stato pubblicato il decreto del 29 marzo 2023 del MEF relativo alla trasmissione telematica dei dati riguardanti le spese per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. In particolare, il decreto stabilisce che le comunicazioni riguardanti le suddette spese sono facoltative per i periodi 2023 e 2024, mentre sono obbligatorie dal periodo 2025. Ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi (730 precompilato) da parte dell'Agenzia delle entrate, gli enti pubblici o i soggetti privati affidatari del servizio di trasporto pubblico trasmettono telematicamente all'AE la comunicazione contenente i dati relativi alle spese detraibili per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico sostenute nell'anno precedente da persone fisiche, con l'indicazione dei dati identificativi dei titolari degli abbonamenti e dei soggetti che hanno sostenuto le spese. Nelle comunicazioni vanno indicati esclusivamente i dati relativi alle spese effettuate tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall'art. 23 D.Lgs. 241/97. I richiamati soggetti e gli altri soggetti che erogano rimborsi riguardanti le suddette spese trasmettono in via telematica all'AE una comunicazione contenente i dati dei rimborsi delle spese disposti nell'anno precedente, con l'indicazione del soggetto che ha ricevuto il rimborso e dell'anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata. Non devono essere comunicati i rimborsi contenuti nella certificazione dei sostituti d'imposta. Dalle comunicazioni sono sempre escluse le spese riferite ad abbonamenti venduti con modalità in cui non è prevista la registrazione dei dati identificativi dei titolari. Infine, il decreto prevede che per i periodi d'imposta 2023 e 2024 non si applicano le sanzioni di cui all'art. 3 c. 5-bis D.Lgs. 175/2014, a meno che l'errore nella comunicazione dei dati non determini un'indebita fruizione di detrazioni o deduzioni nella dichiarazione precompilata. Fonte: DM 29 marzo 2023 (GU 7 aprile 2023 n. 83).
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.