giovedì 06/04/2023 • 14:42
Il CNDCEC, con l’informativa n. 49 del 6 aprile 2023, ha chiarito le modalità di rendicontazione da parte dell’ordine dei crediti formativi conseguiti nel 2023, fino al 30 giugno, e imputabili al triennio precedente.
redazione Memento
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Con l’informativa n. 49 del 6 aprile 2023, il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha fornito chiarimenti sulle modalità di rendicontazione dei crediti formativi conseguiti dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023 e imputabili al triennio formativo 2020-2022.
Si ricorda, infatti, che a seguito dell’Informativa 20 gennaio 2023 n. 10, è prorogato al 30 giugno 2023 il termine per l’assolvimento dell’obbligo formativo relativo al triennio 2020-2022, in relazione ai soli cfp necessari ai dottori commercialisti e agli esperti contabili e ai cfp “non utili” per la revisione legale.
I suddetti crediti non utili devono essere contabilizzati dall’ordine. Come di consueto, per ciascun evento formativo che si svolgerà fino al 30 giugno 2023, l’ente che ne ha richiesto l’accreditamento importa i dati dei partecipanti tramite portale FPC. Tuttavia, in relazione agli iscritti risultati inadempienti nel triennio concluso il 31 dicembre 2022, è cura dell’ordine di appartenenza dell’iscritto imputare al triennio 2020- 2022 i crediti formativi acquisiti fino al 30 giugno 2023 mediante l’aggiornamento dei cfp nel proprio gestionale.
L’ordine riconosce come utili per l’assolvimento del triennio precedente solo i cfp non utili, anche quando questi sono stati maturati tramite la partecipazione ad eventi accreditati con più codici materie, di cui alcuni validi per la revisione legale. In questo caso, dunque, vengono contabilizzati solo i cfp non utili per colmare il debito del triennio 2020-2022, mentre i restanti cfp “caratterizzanti” o “non caratterizzanti” saranno utilizzati per l’assolvimento dell’obbligo formativo 2023.
Se l’iscritto non ha conseguito il minimo dei 9 cfp richiesto, l’ordine dà la precedenza ai cfp non utili associati ai codici delle c.d. materie obbligatorie.
L’ordine, infine, deve comunicare agli iscritti non in regola con i cfp del triennio 2020-2022 che i crediti nelle materie non utili conseguiti fino al 30 giugno 2023 saranno utilizzati preliminarmente per colmare i debiti formativi del triennio citato, salvo che l’iscritto non manifesti in forma scritta una volontà contraria.
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