lunedì 03/04/2023 • 01:00
Possono beneficiare dell'agevolazione le donazioni a sostegno degli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell'immobile sede di una fondazione istituita per iniziativa pubblica dello Stato in qualità di legatario del defunto.
redazione Memento
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nuova risposta in tema di “Art–Bonus". L'agevolazione, come noto, consiste in un credito d'imposta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d'impresa per «interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo» (art. 1, c. 1, DL 83/2014). Il caso di specie ha da oggetto delle erogazioni liberali destinate allo specifico sostegno di alcuni interventi di manutenzione, protezione e restauro di un immobile sede di una fondazione istituita per iniziativa pubblica dello Stato italiano in qualità di legatario del defunto. Tramite interpello, la fondazione chiede alle Entrate di poter beneficiare dell'agevolazione in oggetto in quanto, nonostante la veste giuridica di soggetto di diritto privato, possiede più di un requisito sufficiente a qualificarla come istituto o luogo della cultura di appartenenza pubblica. Nello specifico, essa: è stata costituita dallo Stato italiano; gestisce un patrimonio culturale di appartenenza pubblica; è soggetta alla c.d. '''dominanza pubblica''' in quanto tutti gli amministratori sono nominati dalla Pubblica Amministrazione, ed in particolare il Consiglio di Amministrazione è nominato dal Prefetto, mentre il Ministero della Cultura designa, tra uno dei tre nominati, chi andrà a coprire la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione; fruisce di contributi pubblici dalla Regione, dal Ministero della Cultura, dal Comune e dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Le Entrate, acquisito il parere dal competente Ministero della cultura, hanno ritenuto ammissibili all'agevolazione fiscale le erogazioni liberali in denaro destinate al sostegno degli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell'immobile sede della fondazione e dei beni d'arte qui presenti. Oltre alla natura pubblicistica, la fondazione in parola, può, infatti, ritenersi per il Fisco un istituto o luogo della cultura ex art. 101 D.Lgs. n. 42/2004, condizione imprescindibile per fruire dei benefici. In particolare, come evidenziato dal Ministero e condiviso dalle Entrate, essendo la sua funzione esclusiva quella della conservazione, valorizzazione ad accrescimento del patrimonio culturale donato allo Stato italiano, non ci sono elementi ostativi alla riconduzione della fondazione al novero degli istituti o luoghi della cultura. Fonte: Risp. AE 31 marzo 2023 n. 270
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.