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sabato 18/03/2023 • 06:00

Lavoro Per la Cassazione

Conflitto tra sindacati: il datore di lavoro deve essere neutrale

La Cassazione, con l’ordinanza 27 gennaio 2023 n. 2520, chiarisce che nel conflitto collettivo tra organizzazioni sindacali, il datore di lavoro deve tenere un atteggiamento di neutralità, salvo gli eventuali interventi necessari per proteggere l’incolumità delle persone o l’integrità dell’azienda.

di Elena Cannone - Avvocato

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  • Tempo di lettura 4 min.
  • Ascolta la news 5:03

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In riforma della sentenza di primo grado, la Corte d'appello territorialmente competente annullava la sanzione disciplinare conservativa (pari a 8 giorni di sospensione) comminata ad un dipendente, membro di RSU, per aver inviato ad alcuni suoi colleghi e rappresentanti sindacali aziendali una e-mail recante come oggetto “Morte del collega” con indicazione del relativo nome. E-mail questa in cui affermava che si trattava di una morte (suicidio) “conseguente/istigata da una precisa azione” (la collocazione in mobilità) della società e dei delegati RSU, i quali firmando il verbale di accordo avevano acconsentito a che ciò avvenisse. Ad avviso della società si trattava di un fatto grave perché il lavoratore aveva strumentalizzato un tragico evento al fine di contestare essa stessa ed i suoi colleghi per aver raggiunto l'accordo che lui si era rifiutato di sottoscrivere. La Corte distrettuale, invece, riteneva che l'iniziativa del lavoratore fosse da ricondursi nell'alveo della dialettica sindacale e del diritto di critica e i reali destinatari delle espressioni contenute nella mail in questione erano i colleghi sindacalisti, non ravvisando così un intento direttamente lesivo della reputazione della società. A suo parere, il potere disciplinare del datore di lavoro “non può esplicarsi in reazioni a comportamenti estranei al rapporto di lavoro ed attinenti all'esercizio della libertà sindacale, ...

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