venerdì 10/03/2023 • 12:03
Con la risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-00481 dell’8 marzo 2023, il MEF ha confermato che nell’ambito della legge delega di riforma fiscale saranno seguite le linee guida del CNDCEC in tema di riforma dell’IVA.
redazione Memento
Nell’interrogazione parlamentare n. 5-00481 dell’8 marzo 2023, gli onorevoli interroganti hanno chiesto al Ministro dell'economia e delle finanze se intende confermare le linee guida proposte dal CNDCEC in tema di riforma dell'IVA nell'ambito della nuova legge delega di riforma fiscale, di prossima presentazione al Parlamento. Tali linee guida sono state proposte nel corso del convegno “1973-2023: 50 anni di IVA” e sono volte a prevedere una razionalizzazione e sistematizzazione della normativa in materia di IVA, a partire dal regime degli scambi intraunionali e dalle disposizioni relative al regime sanzionatorio. Più volte, secondo gli onorevoli, i princìpi di neutralità, effettività e proporzionalità sono stati sacrificati dal legislatore e dalla giurisprudenza per contrastare le frodi IVA e i fenomeni evasivi ed elusivi, talvolta senza salvaguardare adeguatamente i contribuenti in buona fede. Al riguardo, la nuova legge delega di riforma fiscale, in corso di elaborazione, può costituire un'occasione per l'auspicata revisione della normativa in materia IVA al fine di migliorare il rapporto tra fisco e contribuente e riconoscere ai commercialisti un'importanza fondamentale Nella risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-00481 dell’8 marzo 2023 è stato confermato che, come anticipato dal vice ministro Leo nel corso del citato convegno organizzato dal CNDCEC, la legge delega di riforma fiscale prevede il riordino della normativa IVA nazionale per garantire il pieno allineamento tra quest'ultima e quella europea nonché per razionalizzare e semplificare la disciplina per migliorare il rapporto tra il fisco e il contribuente. In particolare, i criteri direttivi dovrebbero consentire la semplificazione di alcuni istituti dell'IVA, quali la detrazione e i rimborsi, per renderli più accessibili ai contribuenti. Ulteriori interventi potranno essere previsti per ridefinire le ipotesi di esenzioni, nel rispetto dei presupposti e dei limiti posti dalla direttiva IVA, nonché per razionalizzare la struttura e i livelli delle aliquote IVA ridotte attraverso una tendenziale omogeneizzazione che tenga conto di motivazioni di interesse sociale, anche alla luce della recente Dir. UE 2022/542 che ha concesso agli Stati maggior flessibilità nell'applicazione di aliquote IVA. La legge delega di riforma fiscale potrà anche essere indirizzata alla generale revisione del sistema sanzionatorio secondo principi di proporzionalità e di coerenza che riguarderanno, di conseguenza, anche le sanzioni applicabili in caso di violazioni in materia d'imposta sul valore aggiunto. Fonte: Risp. Interrogazione parlamentare 8 marzo 2023 n. 5-00481
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