giovedì 09/03/2023 • 12:51
La detrazione per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti non spetta per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell'immobile né per quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione.
redazione Memento
Con la risposta ad interrogazione parlamentare dell'8 marzo 2023 n. 3-00245, in riferimento alla detrazione del 75% per le spese sostenute nel 2022 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti (art. 119-ter DL 34/2020), il MEF ha fornito alcuni chiarimenti. Considerando che la dicitura "edifici già esistenti" ha creato dubbi interpretativi, in special modo riguardo a quegli immobili demoliti e ricostruiti conservando la medesima cubatura, è stato chiesto al MEF di sapere se non si ritenga opportuno intervenire urgentemente adottando un'interpretazione della norma il più ampia possibile al fine di garantire la piena applicazione della stessa, nonché di valutare una proroga dell'agevolazione in oggetto. Per quanto concerne la proroga dell'agevolazione, si evidenzia che l'art. 1 c. 365 lettera a) L. 197/2022 ha modificato la disposizione in oggetto estendendo sino al 31 dicembre 2025 il termine, originariamente fissato al 31 dicembre 2022, per la fruizione della detrazione. In merito ai dubbi interpretativi sull'ambito di applicazione della detrazione in argomento, il MEF osserva che l'Agenzia delle Entrate, con la Circ. AE 23 giugno 2022 n. 23/E, ha chiarito che la norma prevede espressamente che la detrazione spetta per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici "già esistenti". Pertanto, l'agevolazione non spetta per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell'immobile né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione, ivi compresi quelli con la stessa volumetria dell'edificio preesistente inquadrabili nella categoria della ristrutturazione edilizia. Il MEF conclude dichiarando che l'eventuale adozione degli interventi auspicati dall'interrogante volti a garantire la piena applicazione della norma richiede un apposito intervento normativo in relazione al quale è necessario individuare idonei mezzi di copertura finanziaria. Fonte: Risp. interrogazione parlamentare 8 marzo 2023 n. 3-00245
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