mercoledì 08/03/2023 • 17:14
Il MASE ha annunciato la pubblicazione entro il 10 marzo delle modifiche al modello MUD 2023: se il decreto con le modifiche venisse pubblicato il 10 marzo, il termine per la presentazione slitterebbe al 10 luglio. Ma, almeno in teoria, siamo già fuori tempo massimo.
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Il 3 marzo 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha comunicato che:
La pubblicazione – prosegue il comunicato – “potrà avvenire entro il 10 marzo. Da quel momento, gli obblighi degli operatori per la presentazione del nuovo MUD verranno posticipati di ulteriori 120 giorni dalla data di pubblicazione: dunque tra il 4 e il 10 luglio prossimi, in base alla effettiva data di pubblicazione”.
Dalla predisposizione del testo alla fase di consultazione interministeriale, coordinata dalla Presidenza – chiosa il Ministero di Via Cristoforo Colombo – “il MASE attraverso la sua direzione Economia Circolare ha sempre lavorato con grande attenzione sia alla qualità del provvedimento, che tiene conto dei nuovi interventi normativi nazionali ed europei, sia alle tempistiche necessarie per la sua approvazione”.
I soggetti coinvolti e i dati che devono essere comunicati tramite MUD
Devono comunicare annualmente – tramite MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale, o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) – alle Camere di commercio territorialmente competenti i dati, elencati in tabella:
Sono tre le categorie di dati che devono essere comunicati (le precedenti sei categorie sono previste soltanto per i soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati):
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Aboliti tutti i riferimenti all’esonero da parte dei soggetti che erano tenuti o decidevano di aderire al SISTRI, la nuova normativa stabilisce che sono esonerati da tale obbligo:
Il catasto dei rifiuti nel sistema informativo ambientale
Nel variegato mondo dei rifiuti, il Catasto dei rifiuti rappresenta un’importante fonte di informazione, in quanto assicura:
MUD 2022: le comunicazioni sul sito ufficiale MUDTelematico
Sul sito “MUDTelematico” è presente, ancora oggi, a distanza di qualche mese, un “warning”, con il quale si comunica che, “a decorrere dal 12 dicembre 2022, viene sospeso l'accesso al portale www.mudtelematico.it: non sarà quindi più possibile trasmettere il MUD 2022 – Comunicazione Rifiuti, RAEE, VFU e Imballaggi. L'accesso al portale sarà riattivato per l'invio della Comunicazioni 2023 con riferimento al 2022: sul sito www.ecocamere.it verranno pubblicate informazioni aggiornate”.
MUD: cosa dice la legge sulle modifiche e sulle relative tempistiche
Il MUD è il modello con cui devono essere denunciati obbligatoriamente i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati, nell'anno precedente la dichiarazione e deve essere presentato alle Camere di commercio.
La legge che lo ha istituito, nel 1994 (“Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale”) ha precisato nelle disposizioni transitorie che:
MUD 2023: il termine è scaduto
Nonostante la legge istitutiva del MUD faccia riferimento soltanto all’eventualità di dover apportare modifiche al MUD, è diventata prassi quella di introdurre queste ultime ogni anno, di solito a cavallo fra la fine dell’anno e l’inizio di quello successivo, ma in ogni caso sempre entro il 1° marzo: di conseguenza, il termine finale per la presentazione della dichiarazione viene spostato in là nel tempo, oltre il 30 aprile fissato dalla legge, di 120 giorni, in modo da concedere ai soggetti obbligati il tempo necessario per uniformarsi al nuovo modello.
La modifica del MUD 2023, relativa ai dati 2022, tuttavia, è arrivata dopo la “scadenza ultima” del 1° marzo.
Questo significa che, per la dichiarazione 2023, riferita alla produzione di rifiuti per l’anno 2022, a «rigor di legge» non dovrebbe applicarsi per il MUD 2023, ma dovrebbe entrare in vigore soltanto con la dichiarazione del prossimo anno.
Anche perché, mentre si scrive questo contributo, non è certo se, come e quando il nuovo modello sarà effettivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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