venerdì 03/03/2023 • 10:25
Nel comunicato stampa del 2 marzo 2023, l'ANC ha presentato alcune proposte per fronteggiare il blocco allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti edilizi.
redazione Memento
A seguito del blocco allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti edilizi, previsto partire dal 17 febbraio 2023 dal c.d. decreto blocca bonus (DL 11/2023), con il comunicato stampa del 2 marzo 2023, il presidente dell'Associazione nazionale commercialisti Marco Cuchel ha predisposto un documento con alcune proposte di emendamento. Lo scopo è evitare che i soggetti economicamente coinvolti siano pesantemente penalizzati dalle sostanziali limitazioni previste dal Governo e fare in modo che si renda possibile assicurare lo sblocco dei crediti d'imposta incagliati. È necessario, infatti, tenere conto delle tante imprese che oggi hanno nel loro cassetto fiscale i crediti d'imposta derivanti dallo sconto in fattura applicato e che, per effetto delle spese già sostenute in termini di materiali e mano d'opera, sono carenti di liquidità e rischiano di non poter proseguire nella loro attività. A tal fine, l'ANC presenta due proposte: permettere di utilizzare subito, senza alcun limite temporale, la compensazione in F24, prevedendo il versamento, nelle condizioni in cui si determini un extra profitto, di un'imposta sostitutiva del 3% dei crediti smobilizzati, che permetterebbe il recupero immediato di una entrata straordinaria per le casse dello Stato; prevedere la remissione in bonis, tramite lo strumento del ravvedimento operoso, per i contratti preliminari di vendita precedentemente non registrati (art. 2 c. 3 lett. c DL 11/2023), tenendo conto anche che i contratti preliminari non contemplano l'obbligo della registrazione. Secondo l'ANC, le suddette proposte emendative possono favorire il rilancio economico delle imprese del settore edilizio, assicurare la parziale copertura finanziaria per le casse dello Stato nonché limitare fenomeni speculativi nel circuito di cessione crediti /sconto in fattura. Inoltre, alla base delle c'è l'intento di ristabilire il rapporto di fiducia con i cittadini italiani, che subiscono gli effetti della confusione normativa. Fonte: Com. Stampa ANC 2 marzo 2023
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Maurizio Tarantino
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