venerdì 24/02/2023 • 03:00
La questione è rimandata alle Sezioni Unite, data l'esistenza di distinti ad opposti orientamenti giurisprudenziali che ne rendono opportuno l'intervento chiarificatore (Cass. 7633/2023).
redazione Memento
Ascolta la news 5:03
In tema di reati tributari, sequestro preventivo e fallimento, con la Cass. 7633/2023 del 22 febbraio 2023 è stata rimandata all'attenzione delle Sezioni Unite il seguente caso: “se, in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, emesso nel corso di un procedimento penale relativo alla commissione di reati tributari, avente ad oggetto beni attratti alla massa fallimentare, l'avvenuto spossessamento del debitore erariale, indagato o, comunque, soggetto inciso dal provvedimento cautelare, per effetto della apertura della procedura concorsuale operi o meno quale causa ostativa alla operatività del sequestro ai sensi dell'art. 12-bis, comma 1, del d. lgs. n. 74 del 2000, secondo il quale la confisca e, conseguentemente il sequestro finalizzato ad essa, non opera nel caso di beni, pur costituenti il profitto o il prezzo del reato, se questi appartengono a persona estranea al reato”.
La Corte rileva che è tuttora vivace il dibattito giurisprudenziale; ed invero, esaminando esclusivamente le pronunzie adottate nel torno degli anni incisi anche dal dibattito accesosi in merito alla legittimazione attiva del Curatore fallimentare ad impugnare i provvedimenti, si rileva che, a fronte di pronunzie secondo le quali il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, prevista dall'art. 322-ter c.p., prevale sui diritti di credito vantati sul medesimo bene per effetto della dichiarazione di fallimento, attesa la obbligatorietà della misura ablatoria alla cui salvaguardia è finalizzato il sequestro e nelle quali la ratio di tale prevalenza dell'interesse statale sull'interesse dei creditori è rinvenuta nell'esigenza di inibire l'utilizzazione di un bene intrinsecamente e oggettivamente "pericoloso", in vista della sua definitiva acquisizione da parte dello Stato, si rivengono ulteriori decisioni di segno radicalmente opposto, nelle quali si afferma che, invece, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di cui all'art. 12-bis, del DLgs. n. 74 del 2000 non può essere adottato sui beni già assoggettati alla procedura fallimentare, in quanto la dichiarazione di fallimento importa il venir meno del potere di disporre del proprio patrimonio in capo al fallito, attribuendo al curatore il compito di gestire tale patrimonio al fine di evitarne il depauperamento.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Ti potrebbe interessare anche
Con la sentenza n. 45588 del 1° dicembre 2022, la Cassazione ha stabilito che nell'ambito di un'operazione di cessione di crediti fiscali, il cessionario che acquista cr..
redazione Memento
Con la conversione del Decreto Ilva, viene modificato il D.Lgs. 231/2001 per limitare l'applicazione alle imprese di interesse strategico nazionale di misure che ne impe..
La Cassazione ribadisce una ormai consolidata interpretazione dell'art. 19 D.Lgs. 231/2001 sull'efficacia reale della confisca nei confronti di un ente in seguito dichia..
I crediti d’imposta derivanti da fatture false costituiscono il profitto del reato e possono essere sequestrati. Il sequestro può avvenire anche nei confro..
Con la sentenza n. 45558 del 1° dicembre, la Cassazione affronta il tema della sequestrabilità dei crediti d'imposta in caso di indagine per truffa riguardante il Superbonus..
Oltre 300 gli emendamenti depositati in Commissione Finanze alla Camera al decreto legge con il quale l’esecutivo ha deciso, nei giorni scorsi, di bloccare cessioni e sconti..
La Cassazione n. 32744/2022 ammette la sostituzione dei beni confiscati con una somma di denaro del valore equivalente poiché questa rappresenta una delle modalità di es..
Per le Sezioni Unite la norma sulla confisca per equivalente (art. 578 bis c.p.p.) non può essere applicata retroattivamente ai reati commessi prima della sua entrata in..
La Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Potenza ha adottato un Protocollo organizzativo e di coordinamento in tema di indagini ex d.lgs. n. 231/2001. ..
La Cassazione penale ribadisce che, nel caso dei “reati contratto” come il caporalato, l’intero profitto dell’illecito può essere oggetto di confisca caute..
redazione Memento
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.