giovedì 16/02/2023 • 14:12
OIC ha valutato positivamente gli emendamenti proposti da IASB allo IAS 12 in seguito alla riforma del Pillar Two; allo stesso tempo però l’organismo contabile italiano ha svolto una riflessione più ampia sull’intero IAS 12 che, a suo giudizio, meriterebbe una più generale rivisitazione.
redazione Memento
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OIC ha discusso la bozza degli emendamenti dello IASB allo IAS12 - Income Taxes, a seguito dell'accordo raggiunto a livello internazionale sulla riforma fiscale OCSE (Global antibase erosion model rules). La riforma introduce un modello a due pilastri (Pillar One e Two) per affrontare le problematiche fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia. Nel dettaglio, il Pillar Two mira a porre un limite alla concorrenza fiscale introducendo un'aliquota fiscale minima globale del 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali. In linea generale, si prevede che la capogruppo sarà tenuta al versamento dell'eventuale imposta integrativa (c.d. top-up tax) per le controllate che operano in giurisdizioni a bassa tassazione (per le quali l'imposta corrente è inferiore alla soglia minima del 15%). L'imposta aggiuntiva sarà versata nella giurisdizione della capogruppo.
Diversi stakeholder concordano sul fatto che la top-up tax sia una imposta corrente nell'ambito di applicazione dello IAS12 nel bilancio consolidato della ultima controllante del gruppo, ma hanno sollevato diverse perplessità sulla contabilizzazione delle imposte differite connesse alla top-up tax. Rispondendo a questi rilievi lo IASB ha proposto alcuni emendamenti che introducono:
(a) un'eccezione obbligatoria temporanea alla contabilizzazione delle imposte differite derivanti dall'applicazione del modello Pillar Two; e
(b) alcuni obblighi di informativa.
Come noto, lo IAS 12 stabilisce le regole per la contabilizzazione delle imposte sul reddito. Più in particolare, il principio alla base dello IAS 12 è che l'imposta sul reddito deve essere contabilizzata per competenza cioè nell'esercizio in cui si registra il reddito che forma la base imponibile. Lo IAS 12 richiede inoltre alle aziende di contabilizzare le imposte differite che possono essere dovute a una serie di fattori, come ad esempio differenze temporanee nel riconoscimento dei costi o dei ricavi o differenze tra le valutazioni contabili e fiscali.
Con l'Exposure Draft “International Tax Reform — Pillar Two Model Rules” in pubblica consultazione fino al 10 marzo 2023, IASB ha provvisoriamente deciso di modificare lo IAS 12 per introdurre un'eccezione temporanea all'obbligo di contabilizzare le imposte differite derivanti dall'attuazione delle regole del Pillar Two (inclusa qualsiasi imposta integrativa minima nazionale qualificata). L'eccezione si applicherebbe fino a quando lo IASB non rimuoverà l'eccezione o la renderà permanente.
Inoltre, lo IASB ha provvisoriamente deciso di modificare lo IAS12 per richiedere a un'entità di indicare, nei periodi precedenti all'entrata in vigore delle regole del modello Pillar Two, e solo per il periodo corrente:
a) informazioni sulla legislazione emanata - o sostanzialmente emanata - per implementare le regole del Pillar Two nelle giurisdizioni in cui opera l'entità;
b) se l'entità opera in giurisdizioni in cui prevede ragionevolmente di essere tassata al di sotto dell'aliquota minima in conformità con i requisiti specifici delle regole del Pillar Two oppure, se l'entità opera in giurisdizioni in cui la sua aliquota fiscale effettiva, calcolata sulla base dei requisiti IAS 12, è inferiore al 15% per il periodo corrente;
c) le giurisdizioni in cui l'aliquota fiscale effettiva dell'entità, calcolata sulla base dei requisiti IAS 12, per il periodo corrente è inferiore al 15%. L'entità divulgherebbe inoltre, per queste giurisdizioni, in forma aggregata:
L'entità preparerebbe queste informazioni disaggregando le informazioni fornite nella riconciliazione richiesta dal paragrafo 81(c) dello IAS 12;
d) se il lavoro che ha già svolto per prepararsi alle regole del Pillar Two indica che esistono giurisdizioni in relazione alle quali l'entità:
OIC ha valutato positivamente le proposte dello IASB ed anche le ulteriori osservazioni formulate dall'EFRAG. Allo stesso tempo però l'organismo contabile italiano ha svolto una riflessione più ampia sull'intero IAS 12 che, a suo giudizio, meriterebbe una più generale rivisitazione .
Fonte: comunicato stampa OIC 3 febbraio 2023
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