martedì 07/02/2023 • 06:00
Il fondo, istituito in base a indicazioni UE, è stato inserito in sede di conversione del Decreto Clima 2019 ed ha lo scopo di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l'utilizzo di eco-compattatori. Rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2023, è incrementato per il 2023 ed il 2024
Ascolta la news 5:03
Con il «Piano d'azione dell'UE per l'economia circolare» del 2015 la Commissione UE ha individuato la plastica come priorità chiave, e si è impegnata a elaborare “una strategia per affrontare le sfide poste dalle materie plastiche in tutte le fasi della catena del valore e tenere conto del loro intero ciclo di vita”.
Pochi anni dopo (siamo nel 2019), la Direttiva sulla “Riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente” (“single-use plastics - SUP”), ha posto l'obiettivo di:
Gli obiettivi della «Direttiva SUP» |
|
Entro il 2025 |
Le bottiglie per bevande in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata |
Specifico obiettivo di raccolta differenziata delle bottiglie per bevande in PET, ai fini del successivo avvio a riciclo: 77% in peso rispetto all'immesso al consumo di tale tipologia (percentuale che deve salire al 90% nel 2029). |
|
A partire dal 2030 |
Tale percentuale deve raggiungere almeno il 30% |
«Programma sperimentale Mangiaplastica»: modalità di riparto del fondo destinato all'acquisto di eco-compattatori
La dotazione finanziaria del «Programma sperimentale Mangiaplastica» |
|
Annualità |
Milioni di € |
2019 |
2 |
2020 |
7 |
2021 |
7 |
2022 |
5 |
2023 |
4 |
2024 |
2 |
Ai relativi oneri si è provveduto mediante corrispondente riduzione delle risorse del fondo per interventi di bonifica del sito di interesse nazionale Valle del Sacco. |
In sede di conversione del «decreto clima» del 2019 è stata inserita una disposizione relativa al «Programma sperimentale Mangiaplastica», un fondo istituito, sulla base delle indicazioni comunitarie, con lo scopo di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l'utilizzo di eco-compattatori.
I Comuni, a valere sulla dotazione del Programma sperimentale, devono presentare al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica progetti finalizzati all'acquisto di eco-compattatori, ai fini dell'ottenimento di un contributo corrisposto:
Un futuro decreto avrebbe dovuto stabilire le modalità per il riparto del fondo stesso, fermo restando che il MEF - il Ministero dell'economia e delle finanze – sarebbe stato comunque autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Rifinanziamento ed incremento del «Programma sperimentale Mangiaplastica» per il 2023 e 2024
Con la legge di bilancio 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 il legislatore ha stabilito che, “al fine di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l'utilizzo di eco-compattatori, il fondo denominato «Programma sperimentale Mangiaplastica», istituito nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica […] è incrementato di 6 milioni di euro per l'anno 2023 e di 8 milioni di euro per l'anno 2024”.
La misura, con una dotazione complessiva pari a 27 milioni di euro, prevede che le istanze finalizzate all'ottenimento del contributo sono presentate al Ministero della Transizione Ecologica (oggi Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) per il tramite dell'apposita piattaforma disponibile al link https://padigitale.invitalia.it, nel rispetto dei seguenti termini:
I soggetti beneficiari
I criteri, le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione del contributo, in favore dei Comuni, per l'acquisto, l'installazione di eco-compattatori (macchinario per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in PET, in grado di riconoscere in modo selettivo le bottiglie in PET e ridurne il volume favorendone il riciclo) a valere sul fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica” sono stati definiti con decreto del MiTE (oggi MASE) nel 2021: lo scopo è quello di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l'utilizzo di eco-compattatori e di favorirne la raccolta selettiva e di migliorarne l'intercettazione e il riciclo in un'ottica di economia circolare.
Possono presentare l'istanza, corredata da un progetto costituito da una relazione descrittiva e da specifiche schede, contenute negli allegati del decreto, fino ad esaurimento delle risorse, oggi rifinanziate:
Sono esclusi dall'erogazione del contributo i Comuni che ne abbiano beneficiato l'anno precedente.
Dalla presentazione alla valutazione
Le istanze finalizzate all'ottenimento del contributo, sono presentate per il tramite dell'apposita piattaforma nel rispetto dei seguenti termini:
Le istanze accedono alla fase istruttoria sulla base dell'ordine cronologico di presentazione: entro 90 giorni dalla chiusura del termine per la presentazione delle istanze, il MASE pubblica, sul proprio sito web, la graduatoria delle istanze ammesse, sulla base della valutazione dei progetti presentati da parte della competente Direzione Generale (nel caso di esclusione dalla graduatoria, il MASE comunica al Comune richiedente i motivi che hanno determinato il mancato accoglimento dell'istanza).
Criteri di valutazione |
|
Fattibilità tecnico-organizzativa e qualità del progetto (da 0 a 50 punti) |
deve essere valutata sulla base dei seguenti elementi contenuti nella relazione descrittiva:
|
Impatto del progetto (da 0 a 10 punti) |
deve essere valutato sulla base della rilevanza dei risultati attesi descritti nella relazione. |
Erogazione del contributo
Al fine del riconoscimento del contributo, ogni acquisto deve essere identificato dal Codice Unico di Progetto (CUP).
Il contributo è erogato (sino a esaurimento della disponibilità annuale di finanziamento) secondo la graduatoria pubblicata sul sito web del MASE (l'atto amministrativo di attribuzione del contributo deve indicare i CUP identificativi degli interventi oggetto di finanziamento) a ciascun Comune nel limite di:
secondo le seguenti modalità:
Nel caso in cui il costo del progetto sia superiore all'importo indicato dal decreto, rimane a carico del Comune la copertura della parte di costo eccedente.
Cause di revoca del contributo economico |
Mancata aggiudicazione dell'eco-compattatore entro 180 giorni dalla data dell'erogazione della prima rata. Accertamento (nell'ambito dell'attività istruttoria volta all'erogazione della seconda rata) da parte del MASE dell'inidoneità della documentazione trasmessa dal Comune, e successivo mancato ottemperamento da parte del Comune alla richiesta di integrazione documentale nel termine indicato, o all'invio di documentazione non suscettibile di colmare le carenze riscontrate. |
Obblighi dei soggetti beneficiari
In relazione al carattere sperimentale del programma, al fine di rilevare l'efficienza, l'efficacia ed economicità del sistema di raccolta differenziata mediante l'uso degli eco-compattatori, i soggetti beneficiari si impegnano:
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.