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sabato 04/02/2023 • 06:00

Finanziamenti Radio e TV

Contributi per l’emittenza locale: domande fino al 28 febbraio 2023

Fino al 28 febbraio 2023 è possibile presentare la domanda per la concessione dei contributi 2023 destinati all'emittenza locale, ovvero tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica.

di Pietro Mosella - Giornalista pubblicista

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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C'è tempo fino al 28 febbraio 2023 per presentare la domanda ai fini della concessione dei contributi 2023, destinati all'emittenza locale (tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica, emittenti a carattere comunitario) che vengono concessi sulla base di criteri i quali tengono conto del sostegno all'occupazione, dell'innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell'informazione anche sulla base dei dati di ascolto.

L'iter amministrativo per l'erogazione dei contributi, è subordinato alla disponibilità dello stanziamento.

Si ricorda, invece, che il DPR 146/2017, disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, assegnate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.

Requisiti d'ammissione

Ai fini della concessione dei contributi in questione, i requisiti d'ammissione agli stessi tengono conto di un numero minimo di dipendenti e giornalisti in regola con i versamenti dei contributi previdenziali che l'emittente deve avere per il marchio e la regione per i quali presenta la domanda d'accesso ai contributi. Ad ogni emittente che accede ai contributi, verrà assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo. Nello specifico, i requisiti consistono:

- per le emittenti TV:

  • numero di dipendenti pari a 14 (di cui 4 giornalisti) dedicati alla fornitura di servizi media audiovisivi se il territorio in cui sono diffuse le trasmissioni nell'ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha più di 5 milioni di abitanti. Tali numeri scendono a 11 (di cui 3 giornalisti) se il territorio nell'ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha tra 1,5 e 5 milioni di abitanti e ad 8 (di cui 2 giornalisti) se il territorio nell'ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha fino a 1,5 milioni di abitanti;
  • impegno a non trasmettere (per i soli marchi/palinsesti per i quali si è presentata domanda) programmi di televendita nelle fasce tra le 7 e le 24 superiori al 20% a partire dalla data di presentazione della domanda per l'anno 2020;
  • adesione ai codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi;
  • aver trasmesso nei marchi e palinsesti per cui presentano domanda, nell'anno solare precedente a quello della presentazione della domanda, almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale;
  • regolarità nel pagamento dei contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete al Ministero.

- per le emittenti radiofoniche:

  • numero minimo di 2 dipendenti con almeno un giornalista.

- per le emittenti a carattere comunitario:

  • il 50% del finanziamento dedicato alle emittenti comunitarie sarà ripartito in parti uguali tra tutti i soggetti beneficiari ammessi;
  • l'altro 50% sulla base dei criteri di merito riguardanti dipendenti e giornalisti.

Usufruiranno dei contributi, le emittenti televisive a carattere comunitario che si sono impegnate a trasmettere programmi di televendite per una durata giornaliera non superiore ai 90 minuti.

Presentazione delle domande e indicazioni operative

La presentazione delle domande per la concessione del contributo avviene esclusivamente con procedura telematica, utilizzando la piattaforma SICEM, i cui termini e modalità di presentazione sono stati definiti con DM 20 ottobre 2017. La compilazione delle domande avviene seguendo la procedura online indicata dalla piattaforma telematica.

Per i requisiti d'ammissione, l'attribuzione dei punteggi e la ripartizione delle risorse delle domande di contributo per gli anni 2016 al 2019, trovano applicazione le disposizioni transitorie e le deroghe previste dagli art. 4 e 6 e dalle tabelle 1 e 2, del Regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione (DPR 146/2017).

Conclusa l'istruttoria, le graduatorie nazionali delle emittenti ammesse a contributo saranno pubblicate sul sito web del Ministero.

Come anticipato, dal 1° al 28 febbraio 2023, è possibile presentare la domanda per la concessione del contributo 2023 tramite la piattaforma SICEM. Quest'ultima, a tal proposito, fornisce alcune indicazioni operative ai soggetti interessati, raccomandando una puntuale osservanza degli adempimenti previsti al fine di velocizzare il lavoro ed il procedimento amministrativo, con particolare riferimento alle indicazioni di seguito riportate:

- la domanda per l'ammissione al contributo dovrà essere presentata dal 1° febbraio al 28 febbraio;

- occorre prestare particolare attenzione alla completezza della documentazione richiesta in allegato alla domanda;

- gli importi dei ricavi e delle spese in innovazione tecnologica devono essere riportati, come indicato nella procedura SICEM, senza IVA;

- per le spese in innovazioni tecnologiche, qualora la fattura non contenga una descrizione ritenuta esaustiva, il richiedente può allegare una nota descrittiva, ovvero documentazione che consenta all'Amministrazione di avere ulteriori elementi di valutazione circa la natura di quanto acquistato. Non sono considerate ammissibili quelle relative a:

  • lavori di ristrutturazione degli uffici ed annesso mobilio (ad es. telecamere di videosorveglianza);
  • materiale edilizio;
  • materiale elettrico (ad es. cavi elettrici, prese, intervento elettricista);
  • assistenza tecnica (compresa quella da remoto);
  • spese di manutenzione ordinaria;
  • spese di installazione e collaudo che non siano correlate alla realizzazione delle innovazioni tecnologiche riconosciute;
  • altre spese accessorie (ad es. esempio spese di trasporto, di montaggio, di confezionamento).

- la dichiarazione resa dal professionista iscritto all'Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili dovrà contenere, ai sensi del DM 20 ottobre 2017, art. 3, c. 4, lett. e) per le emittenti televisive ed ai sensi dell'art 4, c. 4, lett. b) e c) per le emittenti radiofoniche, il dettaglio delle fatture e la corretta imputazione dell'importo riferito esclusivamente al marchio/palinsesto o emittente radiofonica per cui si presenta la domanda e le relative modalità di pagamento;

- si chiede di allegare le copie in formato “pdf” delle fatture elettroniche e dev'essere, inoltre, prodotta la documentazione dei pagamenti effettuati in relazione a dette fatture;

- l'indicazione del codice fiscale e della partita IVA, ove richiesti, andranno inseriti unicamente ognuno nel proprio campo dedicato.

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