giovedì 02/02/2023 • 06:00
L’Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento in merito ai requisiti per l’esenzione dall’imposta sulle successioni. L'agevolazione trova applicazione anche per i trasferimenti che consentono di acquisire o integrare il controllo in regime di comproprietà, a condizione che i diritti dei comproprietari vengano esercitati da un rappresentante comune, che disponga della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria.
redazione Memento
L'Agenzia delle Entrate si è espressa in materia di requisiti per l'esenzione dall'imposta sulle successioni e donazioni dei trasferimenti di quote sociali e azioni. Secondo il Fisco, l'esenzione dall'imposta trova applicazione laddove la partecipazione societaria donata attribuisca ai donatari il potere di influire in modo diretto e immediato sull'attività sociale, indirizzandone la gestione e le decisioni aziendali, e di decidere sulla possibilità di continuare a mantenere il controllo della società stessa. L'agevolazione trova applicazione anche per i trasferimenti che consentono di acquisire o integrare il controllo in regime di comproprietà, a condizione che i diritti dei comproprietari vengano esercitati da un rappresentante comune, che disponga della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria. La norma in esame, essendo volta a favorire il passaggio generazionale delle aziende di famiglia, non può considerarsi applicabile al trasferimento di quei titoli che, per loro natura, non permettono di attuare tale passaggio. L'agevolazione, pertanto, non compete se a seguito del trasferimento della titolarità dello strumento finanziario partecipativo, il beneficiario non dispone dei poteri di controllo dell'azienda ricevuta a titolo gratuito. In altri termini, la ratio della norma agevolatrice richiede che i donantitrasferiscano il controllo della società di famiglia, intesa qualerealtà imprenditoriale produttiva meritevole di essere tutelata anche nella fase del suo passaggio generazionale, a favore dei beneficiari; l'effettivo esercizio del controllo da parte dei donatari e la sussistenza di un'azienda di famiglia costituiscono, unitamente agli altri requisiti, le condizioni poste dalla legge la cui inosservanza determina la mancata applicazione del beneficio o la sua successiva decadenza in sede di controllo. FONTE: Risp. AE 1 febbraio 2023 n. 185
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È sempre ammessa la trasferibilità delle partecipazioni sociali a titolo gratuito, che può avvenire sia con il contratto tipico di donazione, sia con successione mortis causa. Entrambi gli istituti seguono regole e limi..
Carlo Bertoncello
- Dottore Commercialista e Partner Bertoncello BPALuca Biancardino
- Dottore Commercialista e Partner Bertoncello BPARimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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