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venerdì 27/01/2023 • 12:00

Impresa Dalla Commissione europea

La direttiva antiriciclaggio non è applicata correttamente dall’Italia

La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia e alla Spagna per la non corretta applicazione della direttiva antiriciclaggio (quarta direttiva antiriciclaggio, modificata dalla quinta). I due Stati membri avevano notificato il recepimento completo della direttiva.

a cura di

redazione Memento

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  • Tempo di lettura 3 min.
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La Commissione europea ha individuato diversi casi di non corretta applicazione della direttiva, che fanno riferimento al funzionamento di una dei suoi elementi centrali: l'istituzione dei registri centrali dei titolari effettivi.

Nel dettaglio, la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia e alla Spagna per la non corretta applicazione della direttiva antiriciclaggio (quarta direttiva antiriciclaggio, modificata dalla quinta direttiva antiriciclaggio). I due Stati membri avevano notificato il recepimento completo della direttiva.

Secondo la Commissione promuovere la trasparenza è fondamentale per contrastare l'abuso dei soggetti giuridici.

Gli Stati membri devono garantire che le informazioni sui titolari reali di tali soggetti giuridici (i loro titolari effettivi) siano conservate in un registro centrale.

A tal fine, gli Stati membri possono utilizzare una banca dati centrale che raccolga le informazioni sulla titolarità effettiva, o il registro delle imprese, ovvero un altro registro centrale.

La fiducia degli investitori e del grande pubblico nei mercati finanziari dipende in larga misura dall'esistenza di un preciso regime di comunicazione che offra trasparenza per quanto concerne la titolarità effettiva e le strutture di controllo delle società.

Ciò vale in particolare per i sistemi di governo societario caratterizzati dalla concentrazione della proprietà, come quelli nell'Unione europea. In assenza di una risposta soddisfacente da parte dei due Stati membri entro due mesi, la Commissione potrà decidere di proseguire la procedura di infrazione e di inviare un parere motivato.

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