venerdì 27/01/2023 • 06:00
Nel corso dell’evento organizzato il 26 gennaio 2023 dalla stampa specializzata, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità di determinazione dei valori in ingresso ai fini della disciplina sulle Controlled foreign companies (CFC).
Ascolta la news 5:03
Il chiarimento delle Entrate nel corso dell'evento della stampa specializzata
Nel corso dell'evento organizzato il 26 gennaio 2023 dalla stampa specializzata, l'Agenzia delle Entrate, riguardo alle modalità di determinazione dei valori in ingresso (ex art. 166-bis DPR 917/86) in caso di trasferimento della residenza fiscale in Italia, ha precisato che lo strumento giuridico a disposizione del contribuente per poter interpellare l'Amministrazione finanziaria è costituito dall'interpello preventivo previsto dall'art. 11 L. 212/2000 (e non, viceversa, dall'accordo preventivo ex art. 31-ter DPR 600/73).
Infatti, ancorché non sia obbligatoria, attraverso questa istanza, il contribuente ha la possibilità di:
A quest'ultimo riguardo, in sede di interpello, occorrerà illustrare nel dettaglio la situazione della CFC che è stata tassata per trasparenza solo in alcuni periodi di imposta precedenti al trasferimento di sede, facendo riferimento a tutti gli elementi rilevanti quali, ad esempio, la tipologia di redditi prodotti dalla CFC, la tassazione scontata all'estero (anche eventualmente sotto forma di exit tax applicata al trasferimento di sede), l'eventuale disapplicazione della disciplina CFC sulla base dell'esimente di cui all'art. 167 c. 5 DPR 917/86 (svolgimento dell'attività economica effettiva), la presenza di plusvalori o minusvalori latenti nelle attività e passività della CFC, la presenza di perdite e/o eccedenze di interessi passivi riportabili.
Infine, l'Agenzia delle Entrate ha ricordato che l'interpello in esame non può entrare nel merito della quantificazione dei valori delle attività e passività della CFC che si trasferisce in Italia (questo aspetto, infatti, estraneo all'interpello ex L. 212/2000, può essere valutato in sede di accordo preventivo da presentare ai sensi dell'art. 31-ter DPR 600/73).
Si ricorda che la disciplina sulle Controlled foreign companies (CFC), di cui all' art. 167 DPR 917/86, ha l'obiettivo di rendere imponibili in Italia gli utili prodotti dalle società estere controllate che beneficiano di una tassazione inferiore nello Stato di insediamento (di norma inferiore al 50% rispetto alla tassazione italiana) e che, al contempo, risultano titolari di specifiche categorie di proventi, c.d. Passive income, senza svolgere un'attività economica effettiva ai sensi dell'art 55 DPR 917/86. In particolare la disciplina in esame è applicabile se, contemporaneamente, il soggetto controllato estero:
Se si verificano entrambi questi presupposti, il reddito realizzato dalla controllata estera viene imputato per trasparenza al socio residente, salvo che non venga dimostrata l'esimente che richiede che la partecipata svolge nel proprio Stato di residenza un'attività economica effettiva, mediante l'impiego di personale, attrezzature, attivi e locali (art. 167 c. 5 DPR 917/86).
I chiarimenti della Circolare 28 luglio 2022 n. 29
Nella Circ. AE 28 luglio 2022 n. 29/E l'Agenzia delle Entrate aveva ritenuto che, nel caso di mancato soddisfacimento delle condizioni di ingresso (ovvero livello di tassazione e percentuale di passive income) in un determinato periodo d'imposta, il contribuente può fuoriuscire dal regime CFC optando, anche alternativamente, per la dimostrazione dell'esimente dell'attività economica ovvero per il superamento delle condizioni dell'Etr test e/o del passive income test.
In particolare, relativamente al trasferimento di sede e alle operazioni straordinarie da cui deriva la confluenza della CFC estera nella controllante italiana e l'applicazione dell'art. 166-bis DPR 917/86 (c.d. entry tax che, com'è noto, detta i criteri per stabilire il corretto valore fiscale delle attività e passività trasferite dall'estero in Italia), la circolare aveva affermato i seguenti principi:
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Approfondisci con
Il regime delle Controlled Foreign Companies (CFC) è preordinato a combattere schemi di pianificazione fiscale aggressiva a livello internazionale. L'applicazione di tale regime comporta l'imputazione per trasparenza de..
Diego Avolio
- Dottore commercialista (Studio di Consulenza Giuridico-Tributaria - S.C.G.T), LL.M.Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.