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giovedì 26/01/2023 • 06:00

Impresa Sviluppo sostenibile

Banche etiche e sostenibili: al via il decreto attuativo

Il Ministero dell'Economia ha individuato i requisiti degli operatori bancari di finanza etica e sostenibile e previsto apposite agevolazioni fiscali a favore di tali banche che dovranno orientare la concessione di finanziamenti per lo sviluppo di progetti in linea con la tutela dell'ambiente e dei diritti umani.

di Sara Agostini - Esperta in società cooperative ed Enti del Terzo Settore

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il Testo Unico Bancario (TUB, D.Lgs. 385/93) ha introdotto la figura delle banche etiche e sostenibili ovvero operatori finanziari che hanno particolari caratteristiche e conformano la propria attività a principi sociali rispettosi dei diritti umani e dell'ambiente.

Con il Decreto 4 ottobre 2022 n. 209 il Ministero dell'Economia ha dato attuazione alle disposizioni del TUB.

Requisiti

L'operatore finanziario di finanza etica e sostenibile deve essere costituito da un numero di soci non inferiore a 200. Il modello di governo societario e organizzativo deve, infatti, essere improntato ad un coinvolgimento concreto della base associativa, nonché degli altri stakeholders interessati all'attività finanziaria etica e sostenibile.

Il diritto di voto nelle assemblee tenute dalla banca non può essere esercitato, sia direttamente sia attraverso voti collegati alle azioni possedute da altre società o per interposta persona, per un quantitativo di azioni superiore al 10% del capitale sociale avente diritto al voto.

Con ciò si vuole evitare che l'operatore finanziario sia controllato da un ristretto gruppo di soci.

Al fine di rendere partecipate le assemblee, inoltre, la banca deve consentire l'espressione del voto per corrispondenza o mediante altri mezzi di voto a distanza.

Soci, altri finanziatori e soggetti interessati, infine, devono essere coinvolti sulle linee di indirizzo della banca in materia di politiche di finanza etica e sostenibile.

Particolare attenzione è riservata anche alle politiche di remunerazione della banca nei confronti del personale, intendendosi per tale l'insieme non solo dei dipendenti e collaboratori, ma anche gli addetti alle reti distributive esterne, nonché i componenti degli organi con funzione di supervisione strategica, gestione e controllo.

Il rapporto tra la remunerazione maggiore e quella media della banca non può superare il valore di 5. il calcolo è effettuato indicando al numeratore il valore della remunerazione totale, fissa e variabile, corrisposta al soggetto con la remunerazione più alta, mentre al denominatore è inserita la media della remunerazione di tutto il personale della banca con esclusione di quella più alta.

Le attività finanziarie etiche e sostenibili

Oltre ad avere una struttura organizzativa improntata ad una reale democrazia interna e al rispetto di politiche di remunerazione del personale equilibrate, gli operatori bancari devono dimostrare una operatività improntata ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale.

Innanzitutto, la banca deve reinvestire nella propria attività gli utili e gli avanzi di gestione generati che non possono essere distribuiti, neanche indirettamente, ai soci, a coloro che partecipano al capitale, ai titolari di strumenti finanziari partecipativi o al personale.

I finanziamenti concessi alle persone giuridiche, inoltre, devono essere erogati soltanto a seguito di una valutazione positiva dell'impatto socio ambientale sia del finanziamento stesso sia dei soggetti finanziati sulla base di standard di rating etico riconosciuti dal punto di vista internazionale e definiti sulla base di obiettivi di sviluppo sostenibile elaborati da:

  • Unione europea
  • Nazioni Unite
  • Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
  • Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Le banche devono pubblicare una apposita relazione annuale anche sul proprio sito Internet nella quale presentano, nel rispetto della riservatezza nei dati personali, i finanziamenti erogati alle persone giuridiche nonché i criteri utilizzati per le valutazioni in materia di sviluppo sostenibile e tutela dei diritti umani dei progetti finanziati.

Almeno il 20% dei finanziamenti risultanti dall'ultimo bilancio di esercizio della banca devono essere erogati a favore degli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore e a favore delle imprese sociali, nonché alle onlus iscritte negli appositi registri.

Gli operatori bancari devono ottenere una attestazione circa la sussistenza di tutti i suddetti requisiti da un soggetto terzo indipendente abilitato alla revisione legale o da un organismo di certificazione che possiede un certificato di accreditamento ISO/IEC 17065.

I finanziamenti a persone giuridiche che:

- producono o scambiano, anche in via indiretta, beni e servizi il cui normale utilizzo viola i diritti umani;

- consumano energia proveniente esclusivamente da fonti non rinnovabili;

- sono responsabili con accertamento in via definitiva o tale responsabilità si è accertata nei confronti di amministratori, sindaci o legali rappresentanti per:

  • gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani
  • gravi violazioni di diritti individuali in situazioni di guerra
  • gravi danni ambientali

non sono considerati conformi agli standard etici internazionalmente riconosciuti.

Le agevolazioni fiscali

L'agevolazione fiscale per gli operatori bancari di finanza etica e sostenibile consiste nella non concorrenza alla formazione del reddito imponibile di una quota pari al 75% dell'utile dell'esercizio se destinato a riserva legale o ad apposita riserva non distribuibile.

Tale destinazione deve essere attestata da:

  • collegio sindacale
  • revisore legale iscritto nel relativo registro
  • professionista iscritto all'albo dei dottori commercialisti esperti contabili.

Il decreto ha previsto che il risparmio di imposta non può essere superiore:

  • al plafond di un milione di euro annuale complessivo;
  • a 200.000 € per ciascun beneficiario.

Gli operatori che vogliono avvalersi dell'agevolazione fiscale devono presentare nel periodo dal 2 maggio al 23 maggio dell'esercizio successivo a quello della realizzazione degli utili un'apposita richiesta all'Agenzia delle Entrate in cui indicano I propri dati identificativi e il risparmio di imposta che corrisponde all'ammontare degli utili di esercizio destinati a riserva legale in misura non eccedente il limite di 200.000 €.

L'Agenzia delle Entrate procede nel seguente modo:

  • in base al rapporto tra le risorse stanziate e l'ammontare del risparmio di imposta richiesto che non può comunque superare la soglia dei 200.000 euro, riconosce la quota pari a 75% a tutti i richiedenti nel limite massimo di un milione di euro;
  • qualora le risorse stanziate dal decreto non siano sufficienti per tutti gli operatori, comunica a ciascuno dei richiedenti la percentuale massima del risparmio di imposta attribuibile che consentirà agli operatori di fruire effettivamente del beneficio fiscale.

Fonte: Decreto 4 ottobre 2022 n. 209

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