giovedì 12/01/2023 • 06:00
Nella Manovra 2023 le misure per la realizzazione degli obiettivi e dei traguardi del PNRR, in particolare quelli fissati al 31 dicembre 2022. Dalla fiscalizzazione degli oneri impropri in materia di energia, al reclutamento del personale, alle nuove “doti finanziarie” per enti locali e ministeri.
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In coerenza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella Manovra di fine anno sono state inserite opportune disposizione finalizzate a raggiungere o completare gli obiettivi e i traguardi del Piano, in particolare quelli in scadenza al 2 semestre 2022 – o meglio, entro il 31 dicembre 2022.
Dalla Fiscalizzazione oneri generali di sistema impropri, in attuazione obiettivo M1C2-7, agli interventi per conseguire una maggiore efficienza del processo civile M1C1-36. Sono molte le norme correlate a missioni del PNRR, nella presente disamina vogliamo evidenziare quelle di maggiore interesse; illustrando gli elementi più significativi riportati nel Dossier del Governo del 24 dicembre di accompagno alla legge di bilancio 2023 (Legge 197/2022).
Le norme inserite nella manovra di fine anno, tra l'altro, raggiungono diverse finalità, ivi comprese quelle di efficientare e potenziare le strutture e gli organismi che “gestiscono” i fondi, realizzano i programmi, provvedono all'attuazione, monitoraggio e rendicontazione e controllo degli interventi del PNRR.
Tra esse, quelle dei commi 726 e 727 per il rafforzamento delle strutture della Ragioneria Generale dello Stato – con il reclutamento di un contingente di personale non dirigenziale (100 funzionari e 50 assistenti. Il comma 780 che istituisce nello stato di previsione del MEF un apposito Fondo per il finanziamento di iniziative di assistenza tecnica specialistica in favore dei piccoli comuni (con popolazione inferiore a 10.000 abitanti) per superare le criticità “nell'espletamento degli adempimenti necessari per garantire una efficace e tempestiva attuazione degli interventi previsti dal PNRR”.
Altre disposizioni che sincronizzano alcune discipline con i programmi del PNRR, come le norme che dispongono il rinvio “ulteriore” dell'entrata a regime della procedura di avvio del nuovo meccanismo di finanziamento delle RSO (regioni a statuto ordinario) all'anno 2027 o ad un anno antecedente ove ricorrano le condizioni di cui al D.Lgs. 68/2011, in adeguamento proprio ai termini previsti dal PNRR (comma 788). Difatti, l'attuazione del federalismo fiscale regionale (unica Milestone-UE) è prevista “solo” entro il primo quadrimestre dell'anno 2026. L'intervento inserito in Manovra conferma fino al 2026 l'adozione dei criteri di determinazione dell'aliquota di compartecipazione all'IVA, come attualmente disciplinati dal DLgs 56/2000; rinvia la rideterminazione dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dall'anno 2023 all'anno 2027; e fissa al 31 dicembre 2023 - in luogo del 31 luglio 2022 attualmente previsto - il termine entro il quale devono essere individuati i trasferimenti statali che saranno soppressi.
Segnaliamo poi, in tema di accelerazione del processo di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) per i diritti (civili e sociali) che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale le novità della manovra contenute all'articolo 1, commi da 791 a 798; in particolare, le disposizioni sulla LEP afferenti l'equa ed efficiente allocazione delle risorse collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Legge sulla concorrenza e norme in materia di energia
Con il PNRR, l'Italia si è impegnata a adottare annualmente una legge sulla concorrenza. L'obiettivo fissato entro il 31 dicembre 2022 è stato raggiunto, a fine estate 2022 con l'approvazione lo scorso 2 agosto della “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021” (L.118/2022) e successivamente con l'adozione dei relativi provvedimenti attuativi. Più in dettaglio, al 31 dicembre 2022 erano fissati ben tre traguardi riferiti alla legge per la concorrenza 2021, ovvero l'entrata in vigore:
In riferimento a quest'ultima missione, la citata legge sulla concorrenza prevede di garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'elettricità, con l'adozione - nello specifico, entro il quarto trimestre 2022 (milestone T4 2022) - di una serie di misure, tra le quali l'eliminazione dell'obbligo per i fornitori di riscuotere (in bolletta) oneri “impropri”, ossia non collegati al settore dell'energia.
Proprio in tale direzione - in coerenza con la milestone 7 della Missione 1, componente 2 (M1C2-7) del Pnrr - sono focalizzate le disposizioni della legge di bilancio 2023 (Art.1, commi 20-23, L.197/2022) relative alla “Fiscalizzazione oneri generali di sistema impropri ” afferenti al nucleare e alle connesse misure di compensazione territoriale.
Eliminare dalla bolletta gli oneri “non strettamente” afferenti al sistema energetico è ormai da tempo una necessità. Dalle evidenze fatte da AGCM è emersa l'esigenza di cominciare proprio eliminando le componenti relative alla copertura dei costi connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse (oggetto dell'intervento della Manovra in commento), nonché la copertura del regime tariffario speciale riconosciuto alla società RFI per i consumi di energia elettrica relativi ai servizi ferroviari su rete tradizionale.
Con le disposizioni della legge di bilancio 2023 si è previsto che gli oneri nucleari - coperti tramite il conto per il finanziamento delle attività nucleari e il conto per il finanziamento delle misure di compensazione territoriale - non siano più soggetti all'obbligo, da parte dei fornitori, di riscossione.
Dal 2023, quindi, le misure di fiscalizzazione sono adottate nel limite di spesa di 400 milioni di euro annui, di cui 15 milioni destinati alle misure di compensazione territoriale. Le risorse sono trasferite alla CSEA (Cassa per i servizi energetici e ambientali) entro il 28 febbraio di ogni anno.
Entro il 30 giugno di ogni anno, l'ARERA provvede a comunicare l'aggiornamento del piano delle attività, anche ai fini delle eventuali rimodulazioni finanziarie.
Contestualmente, sono state abrogate alcune disposizioni legislative, di cui alle leggi finanziarie 2005 (Legge 311/2004) e 2006 (Legge 266/2005), che prevedono che una parte del gettito derivante dagli oneri nucleari riscossi dai fornitori sia annualmente versato al bilancio statale.
Entro il 30 settembre 2023 l'ARERA dovrà formulare proposte e relative stime per l'estensione della fiscalizzazione ad altre tipologie di oneri generali di sistema.
Processo civile e magistrati
Tra le misure destinata a favorire la crescita e gli investimenti della legge di bilancio 2023 in esame troviamo le disposizioni dei commi da 380 a 382 aventi come oggetto, sempre in attuazione del PNRR, interventi in materia di processo civile e di tirocinio dei magistrati ordinari.
Ricordiamo che, tra le riforme orizzontali, o di contesto, del PNRR è inserita la riforma del processo civile, incentrata sull'obiettivo della “riduzione del tempo del giudizio”. Il Piano nell'ambito di questa riforma prevede alcuni importanti traguardi (come evidenziato nella tabella che segue), tra i quali anche quelli prefissati e da raggiungere proprio entro il 31 dicembre 2022 – ovvero l'entrata in vigore della normativa delegata.
TRAGUARDO |
SCADENZA |
DESCRIZIONE |
DETTAGLIO |
---|---|---|---|
T4 |
IV trimestre 2021 |
Approvazione definitiva della legge delega (M1C1–29) |
Legge 206/2021 |
T4 |
IV trimestre 2022 |
Decreti delegati (M1C1-36) emanati entro 31/12 |
Decreto legislativo n. 149 del 2022 |
T2 |
II trimestre 2023 |
Riforma del processo civile (M1C1-37), con l'adozione di tutti i regolamenti e delle disposizioni attuative necessarie, acquisti efficacia |
|
Dal 2024 al 2026 |
Riduzione dell'arretrato (M1C1-43-44-47-48) e della durata dei procedimenti civili (M1C1- 45) |
La milestone M1C1-36, nell'ambito degli interventi per conseguire una maggiore efficienza del processo civile, è stata raggiunta entro la fine del 2022 grazie alle disposizioni contenute nella Manovra di fine anno.
Più precisamente, con le norme introdotte nella legge di bilancio 2023 che prevedono di:
Le risorse stanziate
Dal bottino di 35 miliardi della manovra di fine anno una buona “dote” è stata assegnata per completare le missioni del PNRR o per raggiungere obiettivi e traguardi previsti dal Piano.
L'articolo 1, commi da 369 a 379 della legge di bilancio 2023 si prevede l'incremento della dotazione del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili al fine di poter fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi (materiali da costruzione, carburanti, prodotti energetici) con ben 500 milioni di euro per l'anno 2023, di 1000 milioni di euro per il 2024, 2000 milioni di euro per l'anno 2025, 3000 milioni di euro per l'anno 2026 e di 3500 milioni di euro per l'anno 2027. Inoltre, per lo stesso scopo e valere sulle risorse del citato Fondo, agli interventi degli enti locali, finanziati con risorse previste dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, si prevede sia preassegnato, in aggiunta all'importo assegnato con il relativo decreto di assegnazione, un contributo del 10% dell'importo di cui al predetto decreto di assegnazione delle risorse del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili.
Si prevede, inoltre, che alla preassegnazione accedano, su base semestrale, gli enti locali attuatori che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Sempre in tema di rifinanziamento, la legge di bilancio 2023 dispone all'articolo 1, commi 389 e 390 nuove risorse per i contratti di sviluppo che, come noto, sono uno degli strumenti principali prescelti per l'attuazione degli investimenti del PNRR. Le norme della Manovra stanziano
Ricordiamo che, la revisione della disciplina dei contratti di sviluppo è stata operata con il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy 2 novembre 2021.
Ecco alcuni degli investimenti del PNRR per la cui attuazione è stato scelto l'utilizzo dei contratti di sviluppo.
MISSIONE Componente |
DESCRIZIONE |
INVESTIMENTO |
DETTAGLIO |
---|---|---|---|
M1C2 |
promuovere la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo attraverso investimenti in politiche industriali di filiera. |
Investimento 5 “Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione” |
- Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie”: per sviluppare le filiere industriali nel settore fotovoltaico, eolico e delle batterie. - Investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive”: per potenziare la capacità delle filiere più innovative e/o strategiche, attraverso il riconoscimento di un supporto finanziario agli investimenti da concedere tramite i contratti di sviluppo. |
M2C2 |
Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile |
Investimento 5.3 “Bus elettrici” |
Il Fondo per l'attuazione degli interventi del PNRR di competenza del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è stato rifinanziato con una nuova dotazione dall'articolo 1 comma 457 di ben 9 milioni di euro per l'anno 2023, di 12 milioni di euro per l'anno 2024 e di 11,6 milioni di euro per l'anno 2025.
Ben 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 sono stati stanziati per finanziare l'assistenza informatica del MUR nell'attuazione del PNRR dall'articolo 1, comma 565 della legge di bilancio 2023 in esame.
L'articolo 1, comma 701 stanzia ben 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 per la realizzazione del Nuovo Polo Laboratoriale per l'ISPRA l'espletamento delle attività strategiche previste anche dal PNRR.
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