mercoledì 11/01/2023 • 11:24
Nel corso di un’audizione parlamentare svoltasi il 10 gennaio 2023, il CNDCEC ha espresso giudizio positivo sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 in tema di trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere.
redazione Memento
Secondo il CNDCEC i contenuti e le scelte poste alla base dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 in materia di trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere, sono in gran parte condivisibili, così come la scelta del legislatore di seguire la vigente normativa del codice civile. Perplessità vengono invece espresse sulle valutazioni delle certificazioni esibite per ottenere il certificato preliminare dell'operazione transfrontaliera. Secondo il Consigliere nazionale David Moro, i commercialisti, vantando specifiche competenze nella materia tributaria e aziendale nonché nel diritto societario, sono abilitati a effettuare la verificazione ed ogni indagine in merito alla attendibilità di bilanci, di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati. Inoltre, i commercialisti sono abilitati al controllo della documentazione contabile, alla revisione e alla certificazione del bilancio, nonché al rilascio dei visti di conformità, all'asseverazione ai fini degli studi di settore e certificazione tributaria e all'esecuzione di ogni altra attività di attestazione prevista da leggi fiscali. I professionisti iscritti all'Albo dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili già in base a plurime disposizioni normative certificano, attestano e/o asseverano la sussistenza di presupposti di legge per la realizzazione di rilevanti operazioni, con assunzione di importanti responsabilità sia sotto il profilo civilistico, che sotto il profilo penalistico. A tal proposito, secondo il Consigliere Moro sarebbe auspicabile che lo schema di decreto legislativo possa venir modificato prevedendo che la relazione giurata da allegare al certificato preliminare sia rilasciata da un professionista iscritto all'Albo dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, in alternativa al revisore legale. Infine, nel corso dell'audizione, i commercialisti hanno anche chiesto maggiori indicazioni di dettaglio sui requisiti di indipendenza degli esperti interessati dalle operazioni transfrontaliere.
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