sabato 14/01/2023 • 06:00
La Legge di bilancio 2023 proroga sino al 31 dicembre 2023 i crediti d’imposta sugli investimenti in beni strumentali e in attività di ricerca e sviluppo effettuati nelle regioni del Mezzogiorno, le agevolazioni per le Zone economiche speciali (ZES) e il tax credit per gli impianti di compostaggio presso i Centri Agroalimentari del Mezzogiorno.
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Nella legge di bilancio 2023 c'è spazio anche per le misure a sostegno delle imprese del Mezzogiorno.
L'intervento è realizzato attraverso la proroga di alcune delle misure agevolative riservate a chi effettua investimenti destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno e a supporto di chi sostiene spese per l'installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.
Attraverso le nuove risorse finanziarie stanziate nell'ultima Manovra il legislatore è intervenuto per ampliare, sotto il profilo temporale, sino al 2023 l'applicazione delle discipline di alcuni tax crediti e, precisamente, quelli relativi a:
Segnaliamo che, la Legge di bilancio 2023, sempre in tema di proroghe al 31 dicembre 2023 ha previsto al c. 267 quella per il credito di imposta per investimenti effettuati nelle ZES (Zone economiche speciali) di cui al DL 91/2017; al contempo, al Titolo XII della Manovra fra le misure in materia di sisma quella relativa ai termini di scadenza dello stato di emergenza e alle gestioni straordinarie, nonché quella per la sospensione sino al 31 dicembre 2023 di alcuni pagamenti e adempimenti.
Ecco una sintesi delle novità destinate alle aree del Mezzogiorno, secondo quanto illustrato nel Dossier del 24 dicembre 2022 di accompagno alla Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022 - GURI n. 303 del 29 dicembre 2022).
Tax credit investimenti nel Mezzogiorno
La manovra di fine anno dispone, all'art. 1 c. 265-266, la proroga al 31 dicembre 2023 del credito di imposta per gli investimenti relativi all'acquisto di beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno.
Il tax credit era già stato oggetto di proroga (sino al 31 dicembre 2022) grazie alla disposizione del c. 171 dell'art. 1 Legge di bilancio 2021 (L. 178/2020).
Con la novità in commento, mediante un'ulteriore modifica alla Legge di bilancio 2016 (art. 1 c. 98 L. 208/2015), si prevede la possibilità di fruire dell'agevolazione sino al 31 dicembre 2023.
Soggetti destinatari |
Zone assistite (Regioni) |
Misura massima consentita dalla Carta aiuti a finalità regionale 2014-2020 |
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Le imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle “zone assistite” |
Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata e Sardegna: Pil pro-capite inferiore al 75% della media UE. Tali regioni sono ammissibili alle deroghe previste dall'art. 107 par. 3 lett. a) TFUE |
25% per le grandi imprese |
Abruzzo e Molise: Pil pro-capite ricompreso tra il 75% e il 90% della media UE. Tali regioni sono ammissibili alle deroghe previste dall'art. 107 par. 3 lett. c) TFUE |
20% per le piccole imprese |
Ricordiamo che la precedente Legge di bilancio (L. 234/2021) ha consentito nella regione Molise l'applicazione agli investimenti di un'intensità del credito superiore rispetto al regime precedente.
Proroga del credito d'imposta R&S aree Mezzogiorno
La Legge di bilancio 2023 all'art. 1 c. 268-269 prevede la proroga del credito d'imposta “potenziato” previsto per le attività di ricerca e sviluppo nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La proroga è disposta grazie alla riduzione delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) - ciclo di programmazione 2021-2027 - nella misura di 55,2 milioni per ciascuna annualità 2023-2025.
L'agevolazione oggetto della proroga è afferente al credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese introdotto dalla Legge di bilancio 2020 dal periodo di imposta successivo al 31 dicembre 2019.
Più precisamente, la Legge di bilancio 2023 interviene sul predetto tax credit, come successivamente “potenziato” dall'art. 244 DL 34/2020.
Come noto, difatti, la disciplina del credito d'imposta è stata modificata prevedendo un incremento della misura del credito per le aree del Mezzogiorno, nella seguente misura:
Il tax crediti per investimenti in ricerca e sviluppo in favore delle imprese operanti nel Mezzogiorno “potenziato” era stato già prorogato per le annualità 2021 e 2022 dalla Legge di bilancio 2021 (art. 1 c. 185 -187 L.178/2020).
La nuova legge di bilancio in esame, invece, estende all'esercizio 2023 il predetto credito di imposta.
Credito d'imposta per impianti di compostaggio
La Legge di bilancio 2023 all'art. 1 c. 270 - grazie a una modifica all'art. 1 c. 831 L. 234/2021 - proroga al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per gli impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) nel limite massimo di un milione ora esteso anche all'annualità 2024 (oltre che al 2023).
Alla copertura degli oneri (indicata in 1 milione nel 2024) si provvede mediante riduzione delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) - ciclo di programmazione 2021-2027.
Se l'impianto di compostaggio può smaltire almeno il 70% dei rifiuti organici prodotti, il gestore del centro agroalimentare richiede l'agevolazione che consta in un contributo, nel limite massimo di € 1 milione per l'anno 2023, riconosciuto sotto forma di credito d'imposta del 70% degli importi rimasti a carico del contribuente, per le spese documentate relative all'installazione e messa in funzione degli impianti di compostaggio.
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