martedì 10/01/2023 • 06:00
La Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Potenza ha adottato un Protocollo organizzativo e di coordinamento in tema di indagini ex d.lgs. n. 231/2001. Si tratta del primo protocollo in Italia che avrà importanti ricadute nello sviluppo delle indagini volte ad accertare la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
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Il 6 ottobre 2022, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Potenza, d'intesa con le Procure della Repubblica presso i Tribunali del Distretto di Potenza ed i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Potenza e Matera, ha promosso un protocollo organizzativo in tema di indagini 231/01 che ha portato alla adozione di specifiche Linee guida. Ad integrazione del Protocollo, la Procura Generale ha emanato una Relazione illustrativa finalizzata ad approfondire le nuove fattispecie di reato anche alla luce del corretto utilizzo dei fondi PNRR e alcuni temi, ancora di dubbia interpretazione, che caratterizzano la normativa in questione.
L'adozione delle Linee Guida
Tale circostanza scaturisce dall'esigenza di consolidare l'efficienza delle indagini nel settore oltre che in considerazione del fatto che la responsabilità ex d.lgs. 231/01 trova applicazione, ai sensi degli artt. 24 e 25, anche con riguardo a reati concernenti sovvenzioni pubbliche in danno dell'Unione Europea e, quindi, è da attenzionare il corretto utilizzo delle risorse del PNRR.
Il protocollo si estrinseca in 40 articoli suddivisi nei seguenti punti:
Focus sulla Relazione illustrativa
La Relazione illustrativa e integrativa della proposta di Protocollo organizzativo e di coordinamento in tema di indagini ex d.lgs. 231/2001, contiene un approfondimento delle problematiche più complesse oggetto delle scelte assunte nel protocollo.
L'esigenza degli approfondimenti svolti si ricollega ad una doppia prospettiva dell'azione inquirente.
La prima prospettiva è connessa alle molteplici peculiarità della normativa in esame, potenzialmente foriere di dubbi interpretativi, anche alla luce di recente innovativo arresto della Suprema Corte, in tema di rapporto di causalità fra le carenze di ODV e MOGC e la commissione del reato nell'interesse o a vantaggio dell'ente.
Dubbi che possono ricollegarsi a concetti precipui della normativa, che spazia da istituti originali come la “colpa organizzativa” dell'ente, fino alla rivisitazione di istituti tipici ma ristrutturati nella nuova prospettiva applicativa. In tal senso rilevano infatti:
La seconda prospettiva si ricollega alla considerazione che la responsabilità rileva ai sensi degli artt. 24 e 25 del d. lgs. 231/2001, anche con riguardo a reati concernenti sovvenzioni pubbliche in danno dell'Unione Europea, costituenti risorse del PNRR, oggetto prioritario dell'azione investigativa nel distretto, di competenza, sempre, della Polizia Giudiziaria territoriale e, nei soli limiti in cui non rientrino nella competenza prioritaria della Procura Europea, di competenza degli Uffici Requirenti del Distretto.
A tale scopo, la relazione illustrativa alla quale si rimanda, integra il protocollo focalizzando l'analisi dei punti più problematici della disciplina, fornendo articolata motivazione delle conclusioni protocollari sulle seguenti tematiche:
Conclusioni
L'adozione del seguente protocollo di indagini da parte di una Procura, anche se a distanza di 20 anni, segna un tassello importante nel processo di corretta applicazione ed interpretazione della normativa ex d.lgs. 231/01; in precedenza, erano pervenute in materia puntuali indicazioni dalla Circolare della Guardia di Finanza n. 83607/2012. Occorre, tuttavia, il contributo di tutte le parti in causa: in primo luogo, dovuto al susseguirsi delle novità normative degli ultimi anni e, non di meno, al mutato contesto economico-sociale che vede ancor più centrale il rispetto dei principi di corretta organizzazione e gestione da parte delle persone giuridiche.
TABELLA RIEPILOGATIVA: protocollo della Procura di Potenza in tema di indagini 231/0
1. Profili normativi problematici del d.lgs. n. 231/2001 (artt. 1-11) Art. 1- Iscrizione della notizia di illecito amministrativo dipendente da reato Art. 2 - Natura e gravità dell'illecito amministrativo Art. 3 - Reati presupposto Art. 4 - Autonomia della responsabilità dell'ente Art. 5 – Prescrizione Art. 6 - Principio di stretta legalità Art. 7 - Esclusione della responsabilità dell'ente Art. 8 - Archiviazione del procedimento Art. 9 - Contestazione dell'illecito amministrativo Art. 10 - Sanzioni Art. 11 - Insussistenza dell'illecito amministrativo contestato all'ente e comunicazioni alle autorità di controllo o di vigilanza |
2. Obbiettivi dell'indagine e temi probatori (artt. 12-23) Art. 12 - Accertamento che il reato sia stato commesso nell'interesse o a vantaggio dell'ente Art. 13 - Potenzialità del vantaggio Art. 14 - Procedimento a carico di ignoti o di persona non imputabile Art. 15 - Categorie degli autori del reato presupposto Art. 16 - Criteri d'imputazione della responsabilità all'ente Art. 17 - Indagini sull'ODV (Organismo di Vigilanza) e sul MOGC (Modello di organizzazione, gestione e controllo) adottati dall'ente. Art. 18 - Verifica dell'idoneità dell'ODV Art. 19 - Verifica dell'idoneità del MOGC Art. 20 - Principio informatore dell'indagine Art. 21 - Tema probatorio primario Art. 22 - Tema probatorio sussidiario e relativo Art. 23 - Confisca anche in caso di esclusione della responsabilità |
3. Modalità, strumenti d'indagine e garanzie connesse (artt. 24-31) Art. 24 - Applicabilità condizionata delle disposizioni del codice di procedura penale e di attuazione Art. 25 - Sequestro della documentazione rilevante Art. 26 - Consulenza tecnica Art. 27 - Sequestro preventivo e conservativo Art. 28 - Assunzione di sommarie informazioni Art. 29- Verifica di cointeressenze ed altri rapporti Art. 30 - Estensione dell'interrogatorio, ex art. 64 cpp, degli indagati-imputati Art. 31 - Misure cautelari |
4. Modalità di esercizio dell'azione (rectius: Contestazione dell'illecito ex art. 59 d.lgs. 231/01) (artt. 32-34) Art. 32 - Redazione della dettagliata contestazione ex art. 59 Art. 33 - Estensione della lista testi alle fonti rilevanti Art. 34 - Formulazione delle richieste ex artt. 491 co. 2 e 493 cpp |
5. Coordinamento operativo e attività di formazione (artt. 35-40) Art. 35 - Valutazione di priorità del procedimento, visto al provvedimento conclusivo dell'indagine e casistica distrettuale Art. 36 - Indagini della Guardia di Finanza Art. 37 - Schemi di delega d'indagine Art. 38 - Comunicazioni alle autorità di controllo o di vigilanza a seguito di condanna irrevocabile e di applicazione di misure cautelari interdittive Art. 39 - Punti di contatto Art. 40 - Attività di formazione |
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