giovedì 05/01/2023 • 06:00
La Legge di Bilancio 2023, nell'ambito delle misure contenute al Titolo VIII, volte a sostenere anche il settore della cultura, provvede anche ad incrementare di 3 milioni di euro per l'anno 2023 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024, la dotazione del Fondo per le piccole e medie imprese creative.
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La L. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022 ed in vigore dal 1° gennaio 2023, introduce, tra l'altro, misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici, contenute nella Parte I, sezione I.
Nello specifico, l'articolo 1, comma 634, introdotto durante l'esame del provvedimento alla Camera, incrementa di 3 milioni di euro per l'anno 2023 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024, la dotazione del “Fondo per le piccole e medie imprese creative”, istituito dall'art. 1, c. 109, della Legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021), nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, divenuto Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Ciò, al fine di favorire il rafforzamento e la qualificazione dell'offerta culturale nazionale come mezzo di crescita sostenibile ed inclusiva, la nuova imprenditorialità e l'occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile, mediante il sostegno alle imprese culturali e creative.
Il Fondo per le PMI creative
I commi da 109 a 113 della Legge di Bilancio 2021, hanno istituito e disciplinato il Fondo per le piccole e medie imprese creative, con una dotazione iniziale di 20 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022. L'obiettivo è quello di sostenere le imprese creative, attraverso la concessione di contributi, l'agevolazione nell'accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, nonché altre iniziative per lo sviluppo del settore.
La disciplina attuativa è stata adottata con D.M. 19 novembre 2021.
L'art. 1, c. 112, della sopra citata, inoltre, fornisce la definizione di “settore creativo”, ovvero «il settore che comprende le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all'architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all'artigianato artistico, all'audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all'editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità».
Le risorse del Fondo in questione, devono essere utilizzate per:
Nell'ambito degli interventi sopra elencati, quindi, è previsto che, al fine di massimizzarne l'efficacia e l'aderenza alle caratteristiche dei territori, sia promossa la collaborazione con le regioni, anche prevedendo forme di co-finanziamento tra i rispettivi programmi in materia.
Fondo per il turismo sostenibile
La Manovra 2023, sempre nell'ambito delle misure volte a sostenere la cultura ed il turismo, per effetto di quanto disposto all'art. 1, c. 611, provvede ad istituire il “Fondo per il turismo sostenibile”, con l'obiettivo di potenziare gli interventi finalizzati alla promozione dell'ecoturismo e del turismo sostenibile che mirino a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali generando, al contempo, reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali.
In considerazione delle numerose attività coinvolte nella filiera, il settore del turismo assume un ruolo di fondamentale importanza per la riduzione dell'impatto ambientale e delle emissioni da COdep2.
In tal senso, è sempre più diffuso, anche nei viaggiatori, il concetto di turismo sostenibile che mira a minimizzare gli impatti sull'ambiente, sulla cultura e sulla società.
Tale Fondo, è istituito nello stato di previsione del Ministero del Turismo, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l'anno 2023 e a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Dette risorse, nello specifico, sono destinate a finanziare progetti relativi a tre aree tematiche, considerate di fondamentale importanza per la riduzione dell'impatto sull'ambiente delle attività della filiera turistica, orientando gli interventi alle seguenti finalità:
Proprio in merito al sopra elencato punto c), la relazione illustrativa al provvedimento evidenzia che, l'intervento, mira a regolamentare questo aspetto e dargli il necessario impulso.
Per le imprese, la certificazione di sostenibilità già esistente ed applicata è la ISO 14001, la quale ha come obiettivo quello di limitare l'inquinamento, nonché di migliorare in modo continuativo il sistema di gestione ed impatto ambientale delle imprese.
È, infine, previsto che saranno uno o più decreti del Ministro del Turismo, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, a stabilire le modalità di ripartizione e di assegnazione delle risorse del Fondo in questione.
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