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giovedì 29/12/2022 • 06:00

Lavoro Nella Manovra 2023

Pensioni 2023: Quota 103, prorogata Ape Sociale e modificata Opzione Donna

La Legge di Bilancio 2023, all'esame finale del Senato, introduce per il prossimo anno la nuova Quota 103 e proroga Ape Sociale e Opzione Donna. Per quest'ultima misura sono previste anche delle modifiche relative alla platea delle possibili beneficiarie.

di Francesca Bicicchi - Consulente del Lavoro in Roma e Bologna

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il testo della Legge di Bilancio 2023 che ha ottenuto il via libera della Camera è, al momento, all'esame finale del Senato.

In materia pensionistica, le principali novità riguardano l'introduzione della pensione anticipata flessibile (detta anche Quota 103), ma per il solo 2023, e la proroga di Ape Sociale e Opzione Donna per la quale sono previste delle modifiche relativamente ai requisiti di accesso.

Pensione Anticipata Flessibile (cd. Quota 103)

La nuova pensione anticipata flessibile (cd. Quota 103), prevede che i lavoratori dipendenti pubblici e privati, autonomi e parasubordinati possano accedere a pensione raggiunti almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi entro 31 dicembre 2023, termine del periodo di sperimentazione della misura.

Sono esclusi da questo pensionamento il personale militare delle Forze armate, delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza e il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Per raggiungere il requisito contributivo, gli iscritti a due o più gestioni previdenziali, non titolari di pensione a carico di una delle stesse, possono cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall'INPS, ad esclusione dei contributi maturati presso le casse professionali per i quali è possibile ricorrere alla ricongiunzione onerosa.

Coloro che raggiungeranno 62 anni di età e 41 anni di contributi entro la fine del 2023 potranno esercitare il diritto di accesso a pensione anche successivamente dato che tale diritto, una volta raggiunto, si cristallizza e potrà essere utilizzato anche in anni successivi.

Sulla scia di Quota 100, Quota 102 e della pensione anticipata ordinaria, è prevista una finestra mobile tra la maturazione dei requisiti e l'accesso a pensione. Coloro che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2022 conseguiranno il diritto alla decorrenza della pensione dal 1° aprile 2023, mentre chi li raggiungerà dal 1° gennaio 2023 conseguirà tale diritto trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi.

Sussistono specifiche previsioni per il pubblico impiego. Nello specifico, i dipendenti pubblici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022 conseguiranno il diritto alla decorrenza della pensione dal 1° agosto 2023, mentre chi li raggiungerà dal 1° gennaio 2023 conseguirà il diritto trascorsi 6 mesi dalla data di maturazione degli stessi, comunque non prima del 1° agosto 2023. Per il personale del comparto Scuola ed AFAM si applicheranno li disposizioni dell'art. 59, c. 9, legge 449/97 con possibilità di presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio 2023 con effetti dall'inizio dell'anno scolastico o accademico. Si ricorda, poi, come la domanda di collocamento a riposo vada presentata con un preavviso di 6 mesi.

Un'importante differenza rispetto ad altre misure sperimentali è data dal fatto che la pensione anticipata flessibile prevede un tetto massimo mensile della rata di pensione, pari a 5 volte il trattamento minimo INPS (circa 2.800 euro lordi) fino al raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia (67 anni per entrambi i sessi fino al 2026) o anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 1 anno in meno per le donne fino al 2026) previsti dalla Legge Fornero.

L'assegno di pensione in Quota 103 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo dalla decorrenza fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, con l'unica eccezione dei redditi da lavoro autonomo occasionale entro 5.000 euro lordi annui.

La Legge di Bilancio 2023 introduce un incentivo per chi, raggiunti i requisiti per questo accesso a pensione, decida di rimanere in servizio. In tal caso, si potrà scegliere se continuare a versare contributi, aumentando la futura pensione, o godere dell'incentivo beneficiando di una decontribuzione totale in busta paga ricevendo, dunque, il valore della quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore che avrebbero dovuto essere versati all'Inps.

Le misure di accompagnamento alla pensione (isopensione, assegno straordinario di solidarietà, contratto di espansione) non saranno utili per raggiungere la pensione anticipata flessibile, con la sola eccezione degli assegni straordinari di solidarietà in presenza di accordi collettivi aziendali o territoriali, sottoscritti con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, nei quali deve essere stabilito, per il ricambio generazionale, il numero di lavoratori da assumere in sostituzione di coloro che accedono alla prestazione.

Opzione Donna

Verrà prorogata, con modifiche, Opzione Donna in favore delle lavoratrici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022, ma con alcune modifiche.

Il requisito anagrafico da maturare congiuntamente a 35 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 2022 viene elevato a 60 anni con la riduzione di 1 anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni. La riduzione per le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa, spetta a prescindere dal numero di figli.

La platea delle beneficiarie è composta dalle lavoratrici che:

  • assistono, al momento della richiesta, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o un affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap grave hanno compiuto 70 anni o siano affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti;
  • hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, pari o superiore al 74%;
  • sono licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa

Anche per questa misura sono previste le cosiddette finestre mobili tra il raggiungimento dei requisiti e l'accesso a pensione, pari a 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome, mentre al personale delle istituzioni scolastiche e AFAM si applica la citata disciplina dell'art. 59, c. 9, Legge 449/97.

Aspetto da sottolineare è che Opzione donna prevede, obbligatoriamente, la conversione del calcolo dell'assegno di pensione al metodo contributivo, comportando, nella maggioranza dei casi, una decurtazione dell'assegno tendenzialmente pari ad almeno il 20-30% rispetto al metodo misto, a seconda delle caratteristiche personali delle lavoratrici. Grazie a questa peculiarità le lavoratrici hanno, però, la possibilità di riscattare la laurea in modo agevolato per raggiungere i contributi richiesti.

Ape Sociale

L'anticipo pensionistico APE Sociale rappresenta un'indennità, a carico dello Stato ed erogata da INPS per 12 mensilità fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia, che accompagna a pensione gli appartenenti a categorie svantaggiate che raggiungano almeno 63 anni di età e 30, 32 o 36 anni di contributi a seconda della categoria. L'importo mensile è pari alla rata di pensione se questa, calcolata al momento dell'accesso all'APE, è inferiore a 1.500 euro o 1.500 euro se la rata di pensione è pari o superiore a tale soglia.

Nel rispetto delle finestre di accesso previste sarà possibile accedere ad APE Sociale anche laddove i requisiti vengano raggiunti nel corso del 2023.

Questi rimarranno i medesimi previsti dal 1° gennaio 2022 a seguito delle modifiche della Legge di Bilancio 2022 e rimane in vigore anche il cd. Ape Rosa in favore delle lavoratrici con figli il quale prevede una riduzione dei contributi richiesti pari a 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni complessivi.

Si ricorda che le categorie di beneficiari sono le seguenti:

  • disoccupati per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o giustificato motivo oggettivo, o scadenza del rapporto a tempo determinato (se hanno avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi nei 36 precedenti la cessazione) e abbiano terminato la percezione della NASpI. Possono accedere anche i rioccupati con lavoro subordinato, voucher o prestazione occasionale o libretto famiglia per non più di 6 mesi complessivi. Sono richiesti almeno 30 anni di contributi;
  • caregivers che, almeno da 6 mesi continuativi, assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, o un parente o affine di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge di quest'ultimo abbiano compiuto 70 anni, siano affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti. Sono richiesti almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori con invalidità pari ad almeno il 74% accertata dalle competenti commissioni mediche. Se tale invalidità viene meno alla decorrenza dell'Ape Sociale, la misura non verrà riconosciuta, mentre, se la condizione viene meno dopo la decorrenza, non si decade automaticamente dal diritto al beneficio pensionistico. Sono richiesti almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 7 anni negli 10 o 6 negli ultimi 7 una delle attività gravose come ampliate dalla legge di Bilancio 2022. Per raggiungere gli anni di svolgimento di attività gravosa, vanno considerati i periodi di contribuzione obbligatoria riferita all'attività stessa e quelli di contribuzione figurativa per eventi verificatisi in costanza del rapporto di lavoro con svolgimento di tale attività. Sono richiesti almeno 36 anni di contributi che scendono a 32 anni per operai edili, indicati nel CCNL delle imprese edili ed affini, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.

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