venerdì 30/12/2022 • 06:00
Il Decreto Milleproroghe giunto in Gazzetta Ufficiale, tra i molti consueti rinvii e proroghe di microadempimenti, prevede alcune importanti novità slittamenti in tema di rapporti lavorativi, in particolare, sulla riforma dello sport dal 1° luglio 2023 (DL 198/2022; GU 29 dicembre 2022 n. 303).
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Come di consueto il “milleproroghe” (DL 198/2022, pubblicato nella GU 29 dicembre 2022 n. 303) prevede appunto la proroga di scadenze o il rinvio dell'entrata in vigore di alcune disposizioni il cui mancato rispetto potrebbe provocare gravi problemi per cittadini, imprese e istituzioni. La funzione del decreto è quindi quella di affrontare con un unico atto una serie di termini che altrimenti dovrebbero essere trattati e risolti separatamente.
In materia di lavoro si evidenziano un importante slittamento: la riforma dello sport, per la quale ci troviamo di fronte alla necessità di maggior tempo per rendere, finalmente operativa, una norma che ancora attende diversi chiarimenti e che è stata da più parti oggetto di richiesta di proroga.
Rinvio della riforma dello sport
La proroga è stata chiesta da Consulenti del lavoro ed altri addetti ai lavori che hanno sottolineato come la riforma contenga aspetti controversi in totale contrasto con le disposizioni generali sul libro unico del lavoro e dei connessi adempimenti previdenziali attualmente in vigore.
Le richieste contenevano inoltre il suggerimento dell'apertura di un tavolo tecnico per verificare l'applicazione di una riforma così impattante su un settore con platea molto eterogenea.
Slitta quindi con il Milleproroghe al 1° luglio 2023 l'entrata in vigore della Riforma in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, prevista per il 1° gennaio 2023.
Si proroga inoltre sino al 30 giugno 2023 il mandato del Presidente e degli altri organi in carica dell'Istituto per il credito sportivo.
Introdotta dalla Legge Delega n. 86 del 08/08/2019, la riforma dello sport è composta da 5 decreti attuativi, tutti datati 28/02/2021:
L'entrata in vigore dei suddetti decreti era già stata oggetto di differimento da parte del DL 73/2021 modificato dalla legge 106/2021 ma non in maniera uniforme:
Con il Decreto Milleproroghe vengono spostate al 1° luglio 2023 le decorrenze previste dal D.Lgs. 36/2021, all'articolo 51 comma 1, e articolo 52, comma 2-bis, viene inoltre spostato il termine previsto all'articolo 1, comma 24, DL 228/2021, conv. in legge 15/2022, che viene portato al 30 giugno 2023.
Maggiore quindi il tempo per porre in essere le valutazioni operative che da diverso tempo vengono chieste in merito a questa riforma.
Mancata proroga contratto d'espansione
Si evidenzia inoltre la mancanza, in questo caso, di una proroga già ampiamente annunciata, quella relativa al contratto di espansione previsto dal D.Lgs. 148/2015. Tale proroga era stata da sempre ricompresa in tutte le bozze relative al Milleproroghe, ma, in fase di pubblicazione è venuto meno l'ampliamento e la proroga di tale misura che termina quindi la sua applicabilità al 31 dicembre 2022, in attesa di eventuali ed ulteriori proroghe in successivi interventi normativi.
Fonte: DL 198/2022; GU 29 dicembre 2022 n. 303
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