Il decreto Milleproroghe anche quest’anno arriva sotto l’albero di Natale degli italiani. Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri 21 dicembre alle ore 11,30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vicepresidente Matteo Salvini. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Nella seduta del CdM è stato approvato, tra gli altri provvedimenti, il decreto con le disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, il cd. decreto “Milleproroghe”. Nel comunicato stampa n.11 reso noto dal CdM emergono importanti proroghe d’interesse generale.
Slittano le scadenze degli italiani relative agli adempimenti fiscali. Il nuovo calendario prevede la proroga al 30 giugno 2023 della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021, il divieto anche per il 2023 di documentare con la fatturazione elettronica le prestazioni sanitarie da parte dei soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema TS (tessera sanitaria) e il rinvio al 1° gennaio 2024 della decorrenza dell’entrata dell’obbligo dell’invio dei dati dei corrispettivi giornalieri esclusivamente mediante strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, ivi compresi i POS.
Per il sostegno delle imprese, tra le altre misure, il decreto Milleproroghe ha autorizzato il rifinanziamento al 2025 del contratto di espansione. Slitta al 1° luglio 2023 l'entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo e al 30 giugno 2023 il mandato del Presidente e degli altri organi in carica dell’Istituto per il credito sportivo. Disposta anche la proroga di un anno dell’utilizzo delle risorse di cui all’art.1 c. 675 L. 234/2021 per l’erogazione di un contributo economico per i proprietari di “case occupate”.
Il nuovo calendario fiscale del Milleproroghe 2023.
Il decreto Milleproroghe approvato il 21 dicembre dal CdM prevede lo slittamento di alcuni adempimenti fiscali.
In primo luogo, fra le proroghe di termini in materia economica e finanziaria arriva quella relativa alla presentazione della dichiarazione IMU (imposta municipale propria), relativa all’anno di imposta 2021, che slitta al 30 giugno 2023.
In tema di esonero da fatturazione elettronica è prevista la proroga al 2023 di tale semplificazione per le operazioni i cui dati fiscali sono trasmessi al sistema tessera sanitaria (TS) ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata (articolo 10-bis del DL 119/2018, convertito con modificazioni dalla L.136/2018). Dunque, dopo la proroga per l’anno 2022 a cura del decreto Fiscale (DL. 146/2021), scatta quella per l’anno 2023 grazie al Milleproroghe in esame lasciando così i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS esonerati dal documentare con FE le operazioni relative alle prestazioni in ambito sanitario rese alle persone fisiche.
Per la trasmissione telematica dei dati sulle vendite di beni alle quali si applica l’IVA è rinviata di un anno la decorrenza - ovvero dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024 - del termine per l’applicazione dell’obbligo dell’invio dei dati relativi alle operazioni effettuate in ciascun giorno, all’ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e alle relative imposte esclusivamente attraverso strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi quelli che consentono i pagamenti con carta di debito e di credito (POS).
In tema di Trasformazione digitale, il Milleproroghe 2023 riformula parte dell’articolo 62 del DLgs 82/2005, rubricato “Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)” prorogando di un anno il periodo di esenzione da imposta di bollo per i certificati in modalità telematica. Più in dettaglio, per la certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica tramite l'ANPR, mediante l'emissione di documenti digitali muniti di sigillo elettronico qualificato, ai sensi del Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, vi è l’esenzione da imposta di bollo anche per il 2023.
Ecco la tabella di sintesi delle nuove “scadenze” introdotte dal Milleproroghe 2023.
ADEMPIMENTO
NUOVO TERMINE (PROROGA)
TERMINE
da previgente norme
Dichiarazione IMU
per l’anno d’imposta 2021
30 giugno 2023
31 dicembre 2022
Divieto di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari
Fino al 2023
Decade dal 1° gennaio 2024
Fino al 2022
Decade dal 1° gennaio 2023
Memorizzazione e trasmissione tramite il strumenti tecnologici
Dal 1° gennaio 2024
Dal 1° gennaio 2023
Certificati anagrafici tramite ANPR esenti da bollo
2021, 2022 e 2023
2021 e 2022
Inoltre, come spiega il comunicato del CdM “si rinvia l’efficacia delle norme introdotte con il decreto-legge 50 del 2022, in materia di gare per l’affidamento di servizi sostitutivi di mensa resi, in particolare, a mezzo “buoni pasto”, mantenendo l’attuale criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa fino alla data di acquisizione dell’efficacia del nuovo Codice dei contratti pubblici e, comunque, non oltre il 30 giugno 2023”.
Il decreto Milleproroghe: le proroghe alle agevolazioni
Nell’ambito del decreto Milleproroghe sono disposte anche alcune proroghe che interessano specificatamente importanti misure agevolative.
In primo luogo, con riferimento all’erogazione dei contributi per l’installazione delle “colonnine” per la ricarica dei veicoli elettrici si estende al 2023 la durata dello stanziamento di 40 milioni di euro.
In secondo, in tema credito d’imposta, considerate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, si proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni strumentali materiali acquistati entro il 31 dicembre 2022, sempre a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito.
Infine, segnaliamo la proroga al 31 dicembre 2023 dell’applicazione delle speciali misure di sostegno in deroga (cofinanziamento a fondo perduto) in favore delle imprese che esportano o hanno filiali o partecipate in Ucraina, nella Federazione russa o in Bielorussia e la possibilità di accedere a cofinanziamenti a fondo perduto, in favore di imprese esportatrici, al fine di far fronte agli impatti negativi sulle esportazioni.
Il Milleproroghe per le misure in materia lavoro
Per le misure a sostegno delle imprese il Milleproroghe ha previsto anche proroghe di termini in materie di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Fra le tante novità, il decreto in esame ha apportato modifiche all'articolo 41 del DLgs 148/2015 prorogando il contratto di espansione per il biennio 2024-2025.
Come spiega il Comunicato stampa del CdM, per gli accordi stipulati dal 1° gennaio 2023, si amplia la platea delle imprese ammesse al contratto di espansione e si riduce a 500 la soglia occupazionale necessaria la maggior riduzione dei versamenti a carico del datore in caso di incremento delle assunzioni. Inoltre, se “il datore di lavoro effettua almeno una assunzione per ogni tre lavoratori che abbiano prestato il consenso alla stipula del contratto di espansione, la riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro, opererà per ulteriori dodici mesi. Nel caso in cui almeno il 50% dei lavoratori così assunti non abbia compiuto il 35°anno di età, l’ulteriore riduzione opererà per ulteriori 24 mesi”.
Il Milleproroghe 2023 dispone molte alte proroghe che interessano il mondo del lavoro, nel settore pubblico e privato. Ecco una sintesi di quanto illustrato nel comunicato stampa n.11:
“Si proroga poi l’intervento che prevede la riduzione oraria e l’integrazione salariale per determinate categorie di lavoratori, anche per gli anni 2024 e 2025 in favore delle aziende che occupano oltre 50 dipendenti, per un periodo non superiore a 18 mesi, anche non continuativi.
Si proroga al sino 31 dicembre 2023 la sospensione dei termini di prescrizione degli obblighi contributivi riferiti alle gestioni previdenziali dei pubblici dipendenti e si differisce al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale le pubbliche amministrazioni che abbiano instaurato rapporti di co.co.co sono tenute a versare i contributi per la gestione separata.
Si proroga per tutto il 2023 la competenza attribuita in via esclusiva ai consulenti del lavoro e alle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative per quel che riguarda la verifica dei requisiti concernenti l’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e la congruità del numero delle richieste di ingresso di cittadini non comunitari.
Si consente alle ONLUS iscritte nella relativa anagrafe, di essere destinatarie del 5 per mille anche per l’anno 2023, nelle more del rilascio dell’autorizzazione della Commissione europea necessaria per inoltrare domanda di iscrizione al RUNTS.
Si proroga al 31 marzo 2023, entro un limite di spesa, il termine di presentazione delle domande di cassa integrazione guadagni straordinaria per le aziende rientranti nel campo di applicazione del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale e relativo ai periodi di CIGS concessi per l’anno 2022.”
FONTE: comunicato CDM 11