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sabato 24/12/2022 • 06:00

Finanziamenti Agricoltura biologica

Al via gli interventi a sostegno della produzione agricola sostenibile

Pubblicato il decreto del 14 ottobre 2022 del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali che esplica i criteri e le modalità per l'attuazione degli interventi volti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 1 min.
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2022 del decreto del 14 ottobre 2022 ad opera del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali, vengono resi operativi i criteri e le modalità per l'attuazione degli interventi volti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale ai fini della promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica, finanziati a valere del “Fondo per l'agricoltura biologica”.

Quali interventi?

Gli interventi, nel rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, riguardano le categorie di aiuti previste dal Reg. UE 702/2014 e nello specifico:

  • trasferimento di conoscenze e per azioni di informazione destinati ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze ad attività dimostrative e ad azioni di informazione;
  • servizi di consulenza, relativi a prestazioni economiche e ambientali nonché la sostenibilità e la resilienza climatiche dell'azienda o dell'investimento;
  • azioni promozionali a favore dei prodotti agricoli come partecipazioni a fiere o produzione di materiale informativo rivolto a sensibilizzare il pubblico.

La ripartizione delle risorse

Le risorse finanziarie facenti parte del “Fondo per l'agricoltura biologica” e saranno destinate secondo la seguente ripartizione:

a) il 40% per finanziare interventi proposti da filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende;

b) il 30% per finanziare interventi proposti da associazioni biologiche;

c) il 30% per finanziare interventi proposti da distretti biologici/biodistretti.

Il decreto ministeriale specifica che i progetti e interventi ammissibili devono essere rivolti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e alla promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica e di ogni attività a queste connessa.

Inoltre, gli interventi devono:

  • stimolare i processi di organizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti delle filiere agricole biologiche, con l'obiettivo di promuovere la transizione ecologica del comparto agroalimentare attraverso processi di riconversione alla produzione con metodo biologico;
  • sviluppare la collaborazione e l'integrazione fra i soggetti della filiera che permettano di riconoscere il maggior valore aggiunto alla produzione primaria biologica;
  • stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull'economia del territorio interessato, in particolare mediante la realizzazione di un sistema integrato, volto alla valorizzazione e alla vendita di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici.

I progetti possono rivestire carattere nazionale o locale. Nello specifico, i progetti a carattere nazionale devono essere realizzati in almeno cinque regioni e/o provincie autonome italiane ed avere ricadute in ambito nazionale, mentre i progetti a carattere locale devono essere realizzati in ambito regionale ed interregionale ed avere ricadute nell'area definita dall'intervento.

Per i progetti a carattere nazionale, i contributi possono essere richiesti dalle filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende e da associazioni biologiche.

Per i progetti a carattere locale possono presentare domanda di accesso ai contribuiti i distretti biologici/bio-distretti.

Circa le modalità di presentazione della proposta progettuale, il ministero ha annunciato la pubblicazione di uno specifico avviso pubblico sul sito istituzionale www.politicheagricole.it nella quale verrà allegata e resa disponibile tutta la documentazione che dovrà essere inviata tramite posta elettronica certificata.

In seguito, sarà anche nominata una Commissione di esperti incaricata alla valutazione delle proposte.

La valutazione dei progetti e la loro eleggibilità al finanziamento si baseranno sui criteri di rispondenza e chiarezza degli obiettivi; qualità del progetto e grado di innovazione; trasferibilità e ricadute applicative dei risultati attesi; competenza gestionale ed amministrativa del proponente e dei partecipanti, anche in relazione alle modalità di monitoraggio interno al progetto e alla verificabilità dei risultati;  ulteriori criteri di valutazione specifici indicati nei relativi avvisi pubblici.

I progetti ritenuti idonei saranno approvati dalla direzione generale, con l'emanazione del decreto di determinazione e concessione del contributo con l'individuazione del soggetto proponente e beneficiari; l'importo totale della spesa ammessa e del contributo concesso; l'ammontare dell'anticipo; la ripartizione della spesa ammessa per singole voci di spesa; la durata ed il termine di conclusione del progetto.

Nel decreto di determina e concessione del contributo verranno inoltre specificati i costi ammissibili e le modalità di rendicontazione. Le spese sono riconosciute in sede di verifica della rendicontazione presentata solo se sostenute nell'ambito del periodo in cui il progetto è in corso e solo se attinenti allo svolgimento delle attività espressamente indicate nella proposta progettuale.

Le spese ammissibili

Ai fini del calcolo delle spese ammissibili e intensità di aiuto, tutte le cifre utilizzate sono intese al lordo di qualsiasi imposta o altro onere.

L'ammontare complessivo del contributo in conto capitale non può superare l'importo delle spese ammissibili e le sovvenzioni concesse devono comunque rispettare i limiti di intensità massime di aiuto previsti. Gli aiuti di cui al presente decreto possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, se riguardano costi individuabili diversi.

Fonte: DM 14 ottobre 2022

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