martedì 20/12/2022 • 14:48
Il CNDCEC, con l'informativa n. 122 del 19 dicembre 2022, comunica di aver richiesto al MEF di intervenire a seguito dell'aumento del tasso degli interessi moratori dovuti in caso di ravvedimento operoso.
redazione Memento
Il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, con l'informativa n. 122 del 19 dicembre 2022, ha trasmesso la missiva inviata al Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ed al Vice Ministro Maurizio Leo per segnalare la necessità di prevedere un correttivo normativo che limiti gli effetti negativi in materia di ravvedimento operoso legati alla fissazione, con effetto dal 1° gennaio 2023, del tasso legale nella misura del 5%. Si ricorda, infatti, che dal 1° gennaio 2022, il saggio degli interessi legali è pari all'1,25% su base annua (DM 13 dicembre 2021); con il recente DM 13 dicembre 2022, la misura del saggio degli interessi legali (di cui all'art. 1284 c.c.) è stata fissata al 5% in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2023. Il sensibile incremento del saggio degli interessi legali nel prossimo anno, oltre a rendere più gravoso l'utilizzo del ravvedimento operoso con ripercussioni negative sulla compliance dei contribuenti, comporta anche alcuni effetti distorsivi, tra cui il paradosso di dover pagare un importo superiore alle sanzioni inizialmente dovute per la regolarizzazione. In aggiunta a ciò, si evidenzia che la definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, in via di approvazione con l'articolo 47 della legge di bilancio per l'anno 2023, prevede la possibilità di estinguere i debiti senza alcun pagamento di sanzioni e interessi. Questa previsione determina un'ulteriore iniquità per coloro che spontaneamente rimuovono le violazioni tributarie con il ravvedimento operoso, dal momento che subirebbero un onere sensibilmente superiore rispetto a coloro che si trovano in situazioni di ritardo nei pagamenti decisamente più marcate, che hanno comportato l'iscrizione a ruolo del debito tributario. La misura del tasso legale è, inoltre, legata anche alle dinamiche inflazionistiche che in questo momento economico sono strettamente connesse all'aumento dei prezzi delle materie prime (in particolare energetiche) che stanno già mettendo in grave difficoltà imprese e famiglie. Per tutte queste ragioni, il CNDCEC chiede intervenire per ridurre sensibilmente il tasso degli interessi moratori da corrispondere in caso di ravvedimento operoso, eliminando il collegamento “al tasso legale” degli interessi, attualmente previsto dall'art. 13 c. 2 D.Lgs. 472/97. Fonte: Informativa CNDCEC 19 dicembre 2022 n. 122, Missiva al MEF 19 dicembre 2022
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