lunedì 19/12/2022 • 06:00
Quando sembra ormai certo il rinvio al 1° luglio 2023 della decorrenza degli effetti della nuova disciplina del lavoro sportivo, gli interventi inseriti nella Manovra 2023 a sostegno del settore spaziano dall'incremento del Fondo per il potenziamento del movimento sportivo fino ai contributi per affrontare il caro energia.
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Il Fondo unico a sostegno del movimento sportivo
La bozza della manovra di bilancio per l'anno 2023, approvata dal Consiglio dei Ministri e attualmente all'esame del Parlamento, contiene le “Misure a sostegno dello sport italiano”.
La disposizione ha come focus una serie di integrazioni ai fondi di leggi di finanziamento alle attività sportive approvate negli scorsi mesi, ed infatti al comma 1 è previsto un incremento di due milioni del “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, costituito con la Legge di Bilancio del 2018 con risorse destinate a:
Le altre misure previste nella manovra di bilancio 2023
L'articolo 107 al comma 2 prevede per i titolari di reddito di impresa, anche per l'anno 2023, il credito di imposta previsto per le erogazioni liberali finalizzate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture.
Attenzione però al rispetto del limite complessivo di 15 milioni di euro ed anche alla previsione di cui al DPCM 30 aprile 2019, cui il provvedimento fa menzione per la sua attuazione.
Un ulteriore incremento è previsto per il fondo per i contributi per le spese di sanificazione Covid, quello per l'erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche, per le discipline sportive, per gli enti di promozione sportiva e per le federazioni sportive, anche nel settore paralimpico, che gestiscono impianti sportivi e piscine e al fondo sport e periferie in riferimento agli investimenti effettuati nel primo trimestre del 2023.
È previsto, inoltre, un ulteriore finanziamento pari a 25 milioni di euro per il fondo costituito per far fronte alla crisi economica determinatasi in ragione dell'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica, da destinare all'erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche, per le discipline sportive, per gli enti di promozione sportiva e per le federazioni sportive, anche nel settore paralimpico, che gestiscono impianti sportivi e piscine ed anche il fondo “sport e periferie” viene rifinanziato per 50 milioni annui per il periodo 2023/2026.
Infine, per agevolare il credito che riguarda gli impianti sportivi al fine di realizzare il programma previsto dalla legge n. 41/2007, è incrementata la dotazione assegnata all'Istituto per il credito sportivo di un contributo di 10 milioni di euro per l'anno 2023.
Questi sono gli interventi presenti nella manovra di bilancio per l'anno 2023 che maggiormente impattano sui fondi e finanziamenti di sicuro interesse per gli operatori del settore sportivo che, in questi ultimi mesi, hanno potuto aderire a numerosi bandi. Rimane, come anticipavamo in apertura, il tema della riforma, dove una possibile proroga potrebbe essere utile per “modellare” e sistemarne ancora di più il contenuto, ma potrebbe anche creare problemi di gestione, basti pensare, ad esempio, al tema della soglia di esenzione fiscale, ora 10 mila euro e domani 5 mila euro.
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