sabato 17/12/2022 • 06:00
La Cassazione, con l’ordinanza n. 34968 del 28 novembre 2022, ha affermato che il lavoratore, qualora rivendichi il risarcimento del danno per c.d. “superlavoro”, è tenuto a dimostrare lo svolgimento della prestazione secondo modalità nocive e il nesso causale tra lavoro svolto e danno. Il datore di lavoro è tenuto invece a dimostrare che la prestazione si è svolta con modalità tollerabili per l’integrità psicofisica e morale del lavoratore.
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