mercoledì 14/12/2022 • 10:11
Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha presentato in data 13 dicembre 2022 le linee programmatiche del suo Dicastero presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, delineando le azioni previste per il 2023. Cosa aspettarsi, quindi, per il futuro del mondo del lavoro e delle politiche sociali?
redazione Memento
Dal Ministero del Lavoro arrivano le linee guida programmatiche da attuare nel 2023. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha infatti presentato, nella giornata di martedì 13 dicembre 2022 presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, gli ambiti all'interno dei quali verranno adottate le azioni del suo Dicastero nel corso del nuovo anno. Secondo quanto si legge nel Comunicato Stampa diffuso nella stessa giornata sul sito istituzionale, semplificazione, inclusione e coesione sono le direttrici sulle quali intende orientarsi il Governo, muovendosi all’interno del perimetro degli obiettivi del PNRR. Vediamo, nel dettaglio, le linee di sviluppo dell’attività del Governo. Cosa si prevede per il 2023? La semplificazione è tra i primi obiettivi del mandato del Ministro del Lavoro. Si parte dalla contrattualistica dei rapporti di lavoro e dalla trasparenza delle condizioni di lavoro, dagli adempimenti su piattaforme digitali con interoperabilità e precompilazione dei dati e dalla razionalizzazione delle agevolazioni per le assunzioni. Inclusione e coesione le parole chiave nell'approccio alle politiche occupazionali. Nel 2023 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tenderà alla crescita delle sinergie pubblico/privato nello sviluppo delle politiche attive e nella formazione e, sempre all'interno delle azioni previste dal PNRR, all'implementazione del sistema di certificazione delle competenze e al rilancio di sistema duale e del contratto di apprendistato. Digital transformation, Programma GOL e integrazione dei centri di "responsabilità" Investendo nella digital transformation, strettamente collegata alla nascita di nuove professionalità, il Governo intende rilanciare il mondo del lavoro. Per l'attuazione del Programma GOL è in programma una revisione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) in tutto il territorio nazionale per intervenire in logica di tutoraggio e sussidiarietà. Particolare attenzione verrà dedicata all'occupazione femminile e giovanile. Infine, per una riforma delle politiche attive, l'integrazione dei vari centri di "responsabilità" che permettono di mettere in comune le informazioni utili per il matching di domanda e offerta di lavoro rientra di diritto nelle linee programmatiche del Dicastero. Reddito di Cittadinanza: cosa aspettarsi? Un ampio capitolo delle linee programmatiche riguarda la riforma del Reddito di Cittadinanza, a partire dalle verifiche sulla legittimità della fruizione della misura. La dignità del lavoro come condizione fondamentale per ciascun cittadino: il 2023 dovrà prevedere uno strumento a sostegno della povertà e insieme uno per l'inclusione lavorativa. L'azione passerà dal coinvolgimento stretto delle istituzioni territoriali, anche ampliando il campo dei soggetti qualificati che operino nel campo dell'intermediazione. Contrasto al lavoro sommerso e vigilanza sull’attività ispettiva Altra linea di sviluppo dell'attività del Ministero riguarderà il contrasto al lavoro sommerso. Garantita la vigilanza sull'attività ispettiva, anche per verificare la conformità della percezione degli strumenti di integrazione al reddito. Ammortizzatori sociali e pensioni Si prevede un riordino della normativa nell'ottica di arrivare a un sistema integrato di strategia di rilancio della produttività industriale. In parallelo partirà il riordino complessivo della materia pensionistica, con l'apertura del confronto con sindacati e associazioni datoriali. Sicurezza sul lavoro Prevista, inoltre, un'azione importante in materia di sicurezza sul lavoro: da gennaio l'avvio del tavolo di lavoro. Immigrazione e flussi di ingresso Sul fronte immigrazione il Ministero ritiene utile definire un nuovo "Documento programmatico" come previsto dal Testo Unico Immigrazione, in particolare rispetto ai criteri generali di gestione dei flussi d'ingresso e delle misure di integrazione. Terzo settore Lato Terzo settore è prevista la prosecuzione della mission ministeriale di fornire compiutezza al quadro regolatorio, normativo e di prassi, oltre all'opera di monitoraggio, attraverso la finalizzazione della procedura di rilascio dell'autorizzazione della Commissione UE su alcune disposizioni del Codice Terzo Settore e di riforma dell'impresa sociale. Lavoro autonomo Nelle linee programmatiche entrano anche il lavoro autonomo, per cui si prevedono interventi di sostegno e tutela da definire anche a valle delle interlocuzioni del tavolo dedicato avviato dal Ministro e la governance dello stesso Dicastero rispetto alle politiche di reclutamento e gestione del capitale umano e i processi di digitalizzazione. Fonte: Comunicato Min. Lav. 13 dicembre 2022
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