mercoledì 14/12/2022 • 06:00
Il disegno di Legge di Bilancio per l'anno 2023 ha puntato sulle misure previste dalla legge a protezione delle donne vittime di violenza e dei soggetti vittime di tratta. Viene infatti rifinanziato il Piano strategico nazionale contro la violenza sulle donne, la violenza domestica e contro la tratta di esseri umani.
Ascolta la news 5:03
Il disegno di legge di bilancio ha puntato la propria attenzione sulle misure previste dalla legge a protezione delle donne vittime di violenza e dei soggetti vittime di tratta.
Nel disegno di legge di bilancio si registra, infatti, un incremento il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità di 15 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023 a copertura del Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
Il comma 2 del medesimo articolo, inoltre, in attuazione del Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, destina al bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri una somma pari a 2 milioni di euro per l'anno 2023 e a 7 milioni di euro dall'anno 2024.
Piano strategico nazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica
Con la legge di bilancio per l'anno 2023 torna ad essere finanziato il “Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica” previsto dall'art. 5 DL 93/2013 conv. in Legge 119/2013.
L'art. 5 DL 93/2013 prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri o l'Autorità politica delegata per le pari opportunità elabori, con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate nella lotta contro la violenza e dei centri antiviolenza, e adotti, un Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
Il Piano è elaborato ed adottato con cadenza almeno triennale, in sinergia con gli obiettivi della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 e ratificata ai sensi della legge 77/2013.
Il Piano ha l'obiettivo di garantire azioni omogenee sul territorio nazionale perseguendo specifiche finalità, innanzitutto di prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività.
L'attività di sensibilizzazione è affidata agli operatori dei settori dei media per la realizzazione di una comunicazione e informazione, anche commerciale, rispettosa della rappresentazione di genere e, in particolare, della figura femminile. La norma di legge suggerisce a riguardo l'utilizzo di codici di autoregolamentazione da parte degli operatori medesimi.
Si individuano fra gli enti a cui affidare l'attività di sensibilizzazione anche le scuole, con evidenza della necessità di promuovere un'adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere.
Inoltre, specifici obiettivi di potenziamento delle forme di assistenzae di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, sono previsti attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e facendo ricorso a professionalità la cui formazione deve essere garantita.
La legge enuclea, inoltre, la finalità di accrescere la protezione delle vittime attraverso il rafforzamento della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte e la promozione dello sviluppo e dell'attivazione di azioni specifiche.
Le azioni positive devono tener conto anche delle competenze delle amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere e di atti persecutori e delle esperienze delle associazioni che svolgono assistenza nel settore.
È anche previsto un sistema di monitoraggio del fenomeno attraverso la necessità di prevedere una raccolta strutturata e periodicamente aggiornata, con cadenza almeno annuale, dei dati del fenomeno, ivi compreso il censimento dei centri antiviolenza.
Inoltre, presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri è prevista l'istituzione di una Cabina di regia interistituzionale e un Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica.
Fondo per le misure anti-tratta
Il disegno di legge di bilancio finanzia anche il Piano contro la tratta di esseri umani per gli anni 2023 e 2024, attraverso la modifica dell'art. 1, c. 417, L. 208/2015 (legge di bilancio per l'anno 2016).
Quest'ultima norma destinava una somma pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 per lo svolgimento delle azioni e degli interventi connessi alla realizzazione del programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale previsto dal testo unico sull'immigrazione (art. 18, c. 3 bis, D.Lgs. 286/98) e attuativo del Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, nonché per la realizzazione delle correlate azioni di supporto e di sistema da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità.
La tutela è, in particolare, accordata a stranieri e cittadini dell'UE che si trovano in una situazione di gravità ed attualità di pericolo in quanto:
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.