venerdì 09/12/2022 • 06:00
La normativa emergenziale emanata nel corso del 2020 sembra avere introdotto un ampliamento (di 85 giorni) dei termini entro cui potrà essere esercitata l’azione accertativa da parte dell’AF, consentendole di notificare entro il 26 marzo 2023 gli avvisi di accertamento aventi ad oggetto le annualità d’imposta in scadenza al 31 dicembre 2022.
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Per non decadere dal potere di esercitare la propria istituzionale azione accertativa, di regola, l'AF deve notificare gli avvisi di accertamento per la rettifica delle (infedeli) dichiarazioni annuali presentate ai fini delle imposte dirette e dell'Iva entro e non oltre i termini previsti dall'art. 43 DPR 600/73 e dall'art. 57 DPR 633/72.
Con specifico riferimento all'anno 2022, tuttavia, per individuare i precisi “confini” della predetta decadenza sarà indispensabile effettuare un (non facile) coordinamento tra le richiamate norme “ordinarie” e quelle “emergenziali”, emanate dal legislatore nel 2020, con le quali sarebbero stati ampliati gli ordinari termini di decadenza.
La normativa ordinaria per la notifica degli avvisi di accertamento rilevanti ai fini delle imposte dirette e dell'Iva
L'attuale versione dell'art. 43 DPR 600/73 e dell'art. 57 DPR 633/72 prevede che, a partire dall'anno d'imposta 2016, gli avvisi di accertamento emessi ai fini della rettifica delle dichiarazioni annuali presentate per le imposte dirette e per l'Iva devono essere notificati:
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