sabato 03/12/2022 • 07:33
Ieri, audizioni alle Commissioni riunite di Camera e Senato. Per il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti l’“Economia riprenderà slancio nel 2023” e sul tema della tregua fiscale “non abbiamo introdotto alcuna forma di sanatoria o condono”. Per la Corte dei Conti alcune misure sui pagamenti “non tracciati” possono “risultare non coerenti con l'obiettivo di contrasto all'evasione fiscale previsto nel Pnrr”.
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Alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, in merito all'attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, comincia il ciclo di audizioni: Cgil, Cisl, Uil, Ugl; Confindustria; Confapi, Confimi Industria, Conflavoro Pmi, Confprofessioni, Alleanza delle cooperative italiane; Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Cna, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; Ance e Confedilizia; Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Coldiretti, Copagri; Corte dei conti; Giuseppe Pisauro, Presidente del centro di studi economici Nuova economia nuova società - Nens; Giovanni Legnini, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Sisma 2016; Alleanza contro la povertà in Italia; Associazione nazionale italiana trasporti automobilistici – Anita.
La giornata di venerdì 2 dicembre in tema di audizione è stata impegnativa. Tra i tanti interventi ci soffermiamo su quello del ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti che, dopo una premessa sul ciclo economico e sulle prospettive a breve e medio termine che hanno ispirato il Governo, ha illustrato le misure della Manovra contestualizzando le stesse nello scenario attuale e spiegando – con puntuali riferimenti prospettici – l’impatto nell’economia del nostro Paese.
Alle audizioni anche la Corte dei Conti che è intervenuta con interessanti argomentazioni, manifestando anche qualche perplessità per le misure sui mezzi di pagamento “non tracciabili”. In particolare, si evidenzia nel documento di accompagno all’audizione come <<l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel PNRR e, segnatamente, con la riforma 1.12 del PNRR (“Riforma dell’Amministrazione fiscale”), nell’ambito della quale la Missione 1 prevede specifiche misure volte, a “contrastare l’evasione fiscale”>>.
Audizione del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti
L’audizione sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e sul bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 del ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti è avvenuta ieri, venerdì 2 dicembre.
Durante l’audizione sono stati illustrati i principali elementi e misure della Manovra e, il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ha avuto modo di sottolineare come “Pur con tutte le difficoltà e i rischi da affrontare, l’andamento di fondo dell’economia continua, dunque, a sorprendere in quanto a resilienza” – tanto si apprende dalla Press Room del sito del MEF, per l’intervento – Giancarlo Giorgetti – del 2 dicembre 2022.
Il traino del ciclo economico è in capo al comparto dei servizi, mentre l’attività industriale sembra annaspare anche per il caro energia. La parte da leone nei servizi è assegnata al settore turistico in eccezionale ripresa, dopo la pandemia. Nonostante il caro energia, la guerra e l’aumento dei tassi di interesse l’analisi fatta durante l’audizione evidenzia prospetticamente una ripresa per il nuovo anno.
“Guardando in avanti, non possiamo escludere una temporanea flessione del PIL nei trimestri a cavallo di fine anno” prosegue Giorgetti. Eppure, con sguardo lungimirante, nell’ipotesi che non si verifichino nuovi shock, il Ministro Giancarlo Giorgetti afferma che “l’economia riprenda slancio nel corso del 2023, anche grazie al maggior impulso generato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Con riferimento agli obiettivi di finanza pubblica e impostazione della manovra il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti sottolinea come s’imponga la continuazione e il rafforzamento degli aiuti a imprese e famiglie per contrastare il caro energia. “In base al nuovo obiettivo di indebitamento netto, la manovra di bilancio per il 2023 può contare su risorse di bilancio aggiuntive pari all’1,1 per cento del PIL in confronto al quadro tendenziale a legislazione vigente (pari a circa 21 miliardi di euro)”. Si tratta di una dotazione finanziaria dedicata interamente al contrasto al caro energia seguendo “un approccio mirato e temporaneo”.
“È vero che le risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2023 coprono le politiche di contrasto al caro energia limitatamente al primo trimestre dell’anno prossimo” - spiega il ministro Giancarlo Giorgetti – “Ma a fine marzo con la predisposizione del Programma di Stabilità 2023, il Governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia. Sarà, comunque, una priorità del Governo quella dimettere in campo interventi per controllare e monitorare il livello dei prezzi al fine di evitare traslazioni di costi ingiustificati dei prezzi di beni di prima necessità.”
Il ministro Giancarlo Giorgetti, tra l’altro, sottolinea “l’importanza di accelerare l’attuazione del PNRR pur in presenza di ostacoli quali il rialzo dei prezzi dei materiali con le sue inevitabili conseguenze sui costi finali delle opere pubbliche. Proprio per far fronte a questo, il disegno di legge di bilancio reca specifici fondi per un importo di circa 12 miliardi nel periodo 2023-2027. La messa a terra del PNRR darà un forte impulso alla crescita quantitativa e qualitativa dell’economia italiana, contribuendo anche a migliorare la sostenibilità del debito pubblico”.
Entrando nel merito della manovra il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che si tratta di “una manovra che guarda al presente ma nella quale già si intravedono alcuni degli interventi programmatici che il Governo intende attuare nel corso del suo mandato”. Durante l’audizione sono state illustrate le misure inserite nella Manovra a favore delle famiglie, dei giovani e per il comparto sanitario; nonché quelle dedicate al fisco e al rapporto con il contribuente. Dalla flat tax per lavoratori autonomi e partite Iva alla detassazione dei premi riconosciuti ai dipendenti, passando per la “tregua fiscale” in favore dei cittadini e delle imprese. Proprio su tale misura il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha precisato che “non abbiamo introdotto alcuna forma di sanatoria o condono, come pure da qualche parte è stato erroneamente sostenuto: non sono stati previsti abbattimenti dell’ammontare delle imposte dovute né limitazioni dei poteri di controllo dell’Amministrazione finanziaria. Non è questa la direzione in cui il Governo ha inteso operare”. A sostegno di quanto dichiarato è stato evidenziato che nella “tregua fiscale” si prevede in generale il pagamento integrale delle imposte dovute e una semplice riduzione delle sanzioni e un maggior tempo per effettuare i versamenti.
Un accenno anche al contributo straordinario sugli extraprofitti delle imprese che operano nel settore energetico e petrolifero e al fatto che la nuova misura consentirà di finanziare misure di supporto a famiglie e imprese. Il nuovo contributo tiene conto della disciplina di cui al regolamento UE n.1854/2022, difatti, è commisurato alla base imponibile dell’Imposta sulle società.
Durante l’audizione dedicato uno spazio anche alle misure inserite nella Manovra a favore dei comuni e delle regioni; nonché a quelle per il Mezzogiorno. Nel suo intervento su quest’ultimo tema il ministro Giancarlo Giorgetti ha sottolineato “stiamo predisponendo misure per la proroga di alcuni interventi, quali le agevolazioni fiscali in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in quei territori, nonché prevedendo la proroga dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate e per le attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno”.
Infine, un interessante intervento è fatto anche sul fronte lavoro: dall’accesso al pensionamento anticipato alla proroga di “opzione donna” e dell’APE sociale. Per i dipendenti pubblici arriva invece, un emolumento accessorio una tantum riassorbibile. Altri interventi riguardano, come noto, la correzione di alcuni aspetti del reddito di cittadinanza.
In audizione sulla Manovra: la Corte dei Conti.
In audizione alla Commissione riunita di Camera e Senato il 2 dicembre anche la Corte Dei Conti che ha definito il ddl di bilancio come una “manovra di ampia portata. Coperture efficaci ma poco efficienti. Decisive le scelte dei prossimi mesi su fisco, previdenza, assistenza e p.a.”, così titola proprio il comunicato stampa n. 67 del 02/12/2022. “Nonostante il limitato tempo a disposizione - hanno evidenziato i giudici contabili - si sono approntati interventi per importi significativi senza ricorrere in misura rilevante a nuove entrate (eccettuata la misura sugli extra profitti delle imprese del settore energetico) e individuando minori spese per importi considerevoli. Permangono, tuttavia, elementi di incertezza sul quadro di finanza pubblica modificato dalla manovra”.
Sulle misure inserite nella Manovra sul tema POS e contanti un importante segnale emerge dall’intervento della Corte dei Conti. “Alcune misure in materia di entrate – continuano i giudici contabili – generano alcune perplessità. I buoni risultati dell’ultimo biennio hanno consentito di mantenere in equilibrio i conti pubblici, garantendo la sostenibilità di un processo redistributivo che ha assunto dimensioni di rilievo. E’ importante conseguire significativi miglioramenti in termini di coerenza fiscale, ponendo al centro degli obiettivi pubblici un’efficace azione di contenimento dell’evasione che, nonostante i risultati conseguiti, rimane di dimensioni considerevoli. Come più volte sottolineato dalla Corte, per far ciò è necessario che si utilizzino compiutamente le diverse misure di prevenzione e contrasto, che possono concorrere all’innalzamento dei livelli di fedeltà fiscale, favorendo, attraverso l’uso delle tecnologie, l’emersione spontanea delle basi imponibili e supportando la necessaria azione di controllo dell’Amministrazione fiscale; ciò anche mediante l’impiego sistematico dei dati finanziari e, non ultima, un’efficace attività di riscossione. Non sembrano andare in questa direzione alcune delle misure della manovra che interrompono un percorso intrapreso per la tracciabilità dei pagamenti, che ampliano l’area dei ricavi soggetti a regime forfettario o che propongono regimi di favore che, se consentono di ottenere un incremento del gettito immediato, ipotecano entrate future”.
Fonti:
Audizione del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti
Audizione della Corte dei conti: Comunicato Stampa n. 67 del 02/12/2022 e documento di riferimento
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