Con la consapevolezza di sfogliare dei documenti ancora provvisori, proviamo a scrutare le principali novità, che possiamo ricondurre a quattro grandi capitoli:
il contenimento del cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori dipendenti;
le pensioni;
la revisione delle prestazioni occasionali;
le misure per la famiglia e la disabilità.
Il contenimento del cuneo fiscale
Il grande divario tra la retribuzione lorda e quella netta percepita dal lavoratore, noto come cuneo fiscale, deriva essenzialmente dal carico della contribuzione e dal prelievo delle imposte dirette. Dalla prospettiva del datore di lavoro il divario è ancora più marcato, perché a formare il costo del lavoro si aggiungono alla retribuzione lorda gli oneri sociali e il TFR, che incidono proporzionalmente con un aggravio di circa il 40%.
Nel 2022, a ridurre il potere di acquisto dei salari, è intervenuto un fattore imprevisto, una variabile economica che negli ultimi anni è stata pressoché assente: l’inflazione. L’indice di aumento dei prezzi, ormai a doppia cifra soprattutto per effetto dell’incremento dei costi dell’energia, ha sottratto ai lavoratori in termini di potere d’acquisto un importo pari alla tredicesima mensilità.
Con il DL Quater il governo ha tentato di arginare l’effetto dell’inflazione, consentendo ai datori di lavoro di erogare ai dipendenti beni e servizi e contributi per la bolletta di luce, gas e acqua per un importo complessivo fino a 3.000 euro in esenzione fiscale e contributiva. Si tratta di una misura importante, anche se di carattere straordinario e non strutturale.
Ora, invece, la Manovra prova ad intervenire sulla struttura del costo del lavoro con interventi di riduzione del carico contributivo per i lavoratori e di alleggerimento della fiscalità sulla retribuzione premiale di risultato e sulle mance.
Le pensioni
Quello delle pensioni è un cantiere sempre aperto, alla perenne ricerca di un equilibrio tra aspettative di uscita dei lavoratori più anziani e sostenibilità del sistema, già pesantemente colpito dal trend negativo del rapporto tra popolazione attiva e pensionati che riduce le entrate contributive rispetto alla spesa per prestazioni.
Dopo Quota 100 e Quota 102 si prefigura anche per il 2023 un canale di uscita anticipata per tutti i lavoratori, uomini e donne, che abbiano compiuto i 62 anni di età e possano vantare almeno 41 anni di contributi: la cosiddetta Quota 103. Nella bozza del provvedimento, l’accesso a questa rendita sarebbe tuttavia penalizzato da un tetto massimo all’importo della pensione da applicare a tutto il periodo di “anticipo” rispetto alla decorrenza ordinaria.
Torna anche “Opzione donna”, cioè la possibilità di uscita anticipata con almeno 35 anni di contribuzione e calcolo della rendita con il meno vantaggioso sistema contributivo, ma in una versione inedita che lega l’età di uscita della lavoratrice al numero di figli.
Accanto a questi canali di anticipazione della pensione il Governo intende proporre uno strumento di segno opposto, che punta a incentivare il rinvio del ritiro, offrendo al lavoratore un vantaggio economico a fronte del congelamento dell’importo della pensione.
Interventi specifici di contenimento dell’inflazione sono previsti anche a beneficio di coloro che sono già pensionati con l’aumento della c.d. perequazione automatica, cioè dell’adeguamento della rendita all’incremento del costo della vita.
Le prestazioni occasionali
La Manovra rivede al rialzo i limiti economici di ricorso alle prestazioni occasionali -quelle remunerate con i voucher, per intenderci- e la platea dei committenti che vi possono ricorrere. È una prima, anche se timida, presa d’atto del fatto che il lavoro occasionale non è sempre e soltanto un fenomeno da combattere come espressione di precarietà. In alcuni settori e per specifiche esigenze è l’unico strumento per evitare il lavoro nero.
Le misure per la famiglia e la disabilità
Un capitolo della Manovra è dedicato alle misure per la famiglia e a tutela della disabilità. Si prevedono per il 2023 incrementi dell’assegno unico universale, dell’indennità economica per il congedo parentale e il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità.
Con lo Speciale un pool di esperti seguirà per i lettori l’evoluzione della Manovra nelle misure che riguardano l’area lavoro in tutto l’iter di discussione e approvazione fino all’approdo in legge.