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mercoledì 30/11/2022 • 06:00

Lavoro Manovra 2023

Quota 103, la nuova pensione anticipata flessibile per il 2023

Il testo bollinato della bozza della legge di Bilancio 2023 introduce la c.d. Quota 103, prevedendo l'uscita dal lavoro con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi da raggiungere entro la fine del 2023. Il requisito contributivo può essere maturato anche mediante il cumulo ad esclusione dei contributi versati in casse private.

di Francesca Bicicchi - Consulente del Lavoro in Roma e Bologna

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il testo bollinato della bozza della Legge di Bilancio 2023 prevede l'introduzione nel nuovo articolo 14-bis al DL 4/2019, convertito con modificazioni dalla Legge 26/2019, il quale definisce una nuova forma di pensionamento anticipato cd. “flessibile” e valida sperimentalmente per il 2023. La nuova misura ripercorre quanto già previsto per Quota 100 e Quota 102, con l'introduzione, però, di un tetto all'importo lordo mensile dell'assegno che non potrà superare circa 2.820 euro, vale a dire 5 volte il trattamento minimo vigente. Questa misura rappresenta probabilmente un “ponte” verso la futura introduzione di Quota 41 (pensionamento con 41 di contribuzione a prescindere dall'età), richiesta da vari attori politici. Requisiti di accesso La “pensione anticipata flessibile”, detta anche Quota 103, prevede, in favore dei lavoratori dipendenti, del settore privato e del pubblico impiego, autonomi e parasubordinati la possibilità di diventare titolari di assegno pensionistico al raggiungimento di almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi entro 31 dicembre 2023, data di conclusione del periodo di sperimentazione della nuova misura. Ai fini del conseguimento del requisito contributivo, coloro che risultino iscritti a due o più gestioni previdenziali e non siano già titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle medesime, hanno la faco...

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