martedì 29/11/2022 • 11:17
Con il comunicato stampa del 28 novembre 2022, il CNDCEC informa che, nel corso dell’audizione sul decreto Aiuti Quater tenutasi presso la Commissione Bilancio del Senato, ha chiesto di estendere anche ai professionisti il credito d’imposta per le bollette del quarto trimestre 2022.
redazione Memento
Il 28 novembre 2022, Salvatore Regalbuto, Tesoriere del Consiglio nazionale dei commercialisti delegato all’area fiscale, insieme a Pasquale Saggese, ricercatore della Fondazione Nazionale Commercialisti, ha rappresentato il CNDCEC nel corso dell’audizione sul decreto Aiuti Quater tenutasi presso la Commissione Bilancio del Senato. Nel dettaglio, secondo i commercialisti i crediti d'imposta derivanti dagli interventi ammessi al superbonus relativi alle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, devono essere riportati, ai fini del loro utilizzo in compensazione, sino al sesto periodo di imposta successivo a quello di competenza. Secondo Regalbuto, tale soluzione operativa appare più idonea ad agevolare lo sblocco degli acquisti dei crediti d’imposta da parte delle banche dando loro maggiore flessibilità nelle compensazioni e superando i limiti dell’attuale formulazione del decreto che prevede la rigida trasformazione dei crediti utilizzabili in 4-5 anni in crediti utilizzabili in 10 anni, situazione che difficilmente spingerà le banche a riprendere gli acquisti in quanto, implicitamente, comporta un dimezzamento dei proventi finanziari legati alle operazioni. Le banche, aggiunge Regalbuto, hanno comprensibilmente adottato un atteggiamento prudenziale nella determinazione dei plafond per non correre il rischio di non avere capienza nelle compensazioni: conferire loro la flessibilità proposta dovrebbe consentire la ripresa degli acquisti in quanto si mitigherebbe sensibilmente il rischio prospettico di incapienza, spingendole a programmare nuovi acquisti senza correre il rischio di perdere definitivamente eventuali eccedenze relative a singole annualità. I rappresentanti della Categoria hanno anche richiesto l’emanazione di una norma di interpretazione autentica in tema di bonus fiscali diversi dai super bonus che, a seguito delle recenti pronunce della Corte Costituzionale, chiarisca definitivamente che per i bonus minori non è necessario il riscontro di stati avanzamento lavoro. Per Regalbuto si tratta di un provvedimento assolutamente necessario per tutelare la buona fede e l’affidamento degli operatori e dei loro professionisti, che hanno seguito le indicazione interpretative del MEF e dell’Agenzia delle Entrate che ora, a seguito delle pronunce della Suprema Corte, rischiano di essere messe in discussione aprendo squarci preoccupanti nella credibilità delle istituzioni interessate e alimentano nuove incertezze per le operazioni in corso. Necessaria, per i commercialisti, anche una norma che chiarisca la portata della proroga 31 dicembre del 2022 del sisma bonus acquisti. La Categoria ha infine chiesto l’estensione anche ai professionisti del credito d’imposta per le bollette del quarto trimestre di quest’anno. Fonte: Comunicato stampa CNDCEC 28 novembre 2022
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