martedì 29/11/2022 • 10:58
Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio approva la Corporate Sustainability Reporting Directive: le aziende saranno tenute a pubblicare informazioni dettagliate in materia di sostenibilità in modo trasparente e comparabile al fine di facilitare la transizione verso un'economia sostenibile.
redazione Memento
Presto le aziende saranno tenute a pubblicare informazioni dettagliate in materia di sostenibilità: le nuove norme renderanno un maggior numero di imprese responsabili del loro impatto sulla società e le guideranno verso un'economia a vantaggio delle persone e dell'ambiente. Allo stesso tempo, i nuovi obblighi di rendicontazione sono adattati alla dimensione aziendale e, entrando in vigore in fasi temporali successive, concedono alle aziende un periodo di transizione sufficiente per adattarsi alle nuove richieste normative. In termini pratici, le aziende dovranno rendicontare su come il loro modello di business influisce sulla sostenibilità e su come i fattori di sostenibilità esterni (come i cambiamenti climatici o le questioni relative ai diritti umani) influenzano le loro attività (c.d. double materiality). Ciò fornirà agli investitori e alle altre parti interessate strumenti migliori per prendere decisioni informate sulle questioni di sostenibilità. Come noto, la proposta di CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è stata presentata il 21 aprile 2021 dalla Commissione europea nell'ambito del Green Deal europeo e dell'agenda della finanza sostenibile al fine di colmare le lacune nelle norme esistenti in materia di informazioni sulla sostenibilità e di fornire ai mercati finanziari informazioni ambientali, sociali e di governance affidabili, pertinenti e comparabili per orientare il capitale privato nel finanziamento della transizione verde e sociale, come descritto nel Green Deal. Successivamente, il 24 febbraio 2022 gli Stati membri dell'UE hanno concordato all'unanimità la posizione del Consiglio sulla proposta CSRD e il 21 giugno 2022 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla CSRD, che è stato approvato dai rappresentanti degli Stati membri dell'UE il 30 giugno 2022: la CSRD rafforza le norme sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario contenute nella Non Financial Reporting Directive (NFRD Dir. 2014/95/EU) definendo un nuovo quadro normativo per il reporting di sostenibilità. Nuove regole di segnalazione per le aziende La CSRD introduce requisiti di rendicontazione più dettagliati e garantisce che le grandi società e le PMI quotate riferiscano su questioni di sostenibilità come i diritti ambientali, i diritti sociali, i diritti umani e i fattori di governance. Le nuove regole sulla rendicontazione di sostenibilità si applicheranno a tutte le grandi imprese e a tutte le società quotate nei mercati regolamentati ad eccezione delle microimprese quotate. Tali società saranno altresì responsabili della valutazione delle informazioni relative alle loro controllate. Per le PMI quotate, un opt-out sarà possibile durante un periodo transitorio, esentandole dall'applicazione della direttiva fino al 2028. Per le società extraeuropee, l'obbligo di fornire una relazione sui loro impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) si applica a tutte le società che generano un fatturato netto di 150 milioni di EUR nell'UE e che hanno almeno una filiale o succursale nell'UE che supera determinate soglie. Il gruppo consultivo europeo sull'informativa finanziaria (EFRAG) sarà responsabile dell'elaborazione degli standard di rendicontazione europei. La Commissione europea adotterà la versione finale degli standard come atto delegato, a seguito di consultazioni con gli Stati membri dell'UE e una serie di organismi europei. Data di applicazione L'applicazione del regolamento avverrà in quattro fasi: rendicontazione nel 2025 sull'esercizio 2024 per le società già soggette alla Non Financial Reporting Directive (NFRD Dir. 2014/95/EU); rendicontazione nel 2026 sull'esercizio 2025 per le grandi imprese che attualmente non sono soggette alla NFRD; rendicontazione nel 2027 sull'esercizio 2026 per le PMI quotate (escluse le microimprese), gli enti creditizi piccoli e non complessi e le imprese di assicurazione captive; rendicontazione nel 2029 sull'esercizio finanziario 2028 per le imprese di paesi terzi con fatturato netto superiore a 150 milioni nell'UE se hanno almeno una filiale o succursale nell'UE che supera determinate soglie. Prossimi passi Dopo essere stata firmata dal Presidente del Parlamento europeo e dal Presidente del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Le nuove regole dovranno essere attuate dagli Stati membri 18 mesi dopo. Fonte: CS Consiglio UE 28 novembre 2022
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