mercoledì 30/11/2022 • 06:00
La bozza della Legge di Bilancio 2023 dispone maggiori aiuti per osteggiare il caro energia, con una dotazione pari a € 21 miliardi per contrastare l'aumento del costo di gas ed energia elettrica. Innalzati i crediti d'imposta dal 30 al 35% per bar, ristoranti ed esercizi commerciali e dal 40 al 45% per le imprese energivore e gasivore.
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Il testo bollinato della bozza della Legge di Bilancio per il 2023, approvata del Consiglio dei Ministri lo scorso 21 novembre, raccoglie gran parte delle risorse disponibili per gli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. Il provvedimento, non ancora pubblicato, prevede interventi per € 35 miliardi, di cui € 21 miliardi da destinare a misure per sostenere famiglie e imprese e contrastare gli effetti dell’aumento del costo di gas ed elettricità. Per contrastare il caro energia vengono disposte misure per il 1° trimestre del 2023, cioè per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Le novità riguarderebbero l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e la conferma, fino a marzo 2023, dell’IVA al 5% del gas. Sarebbero inoltre confermati fino al 30 marzo e rifinanziati, i crediti d’imposta in favore delle imprese, alcuni dei quali sono aumentati nella misura. L’art. 2 della bozza di legge, recante “Contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale” e facente parte del Titolo II in riferimento alle “Misure in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti” chiarisce le novità in materia di bonus energetici e gasivori.
Le novità in materia di crediti d’imposta per energia elettrica
Le novità in materia di crediti d’imposta per gas naturale
Come fruire del credito d’imposta gas ed energia
Per poter fruire dei contributi straordinari, sotto forma di credito d'imposta, qualora le imprese beneficiarie del contributo si riforniscono, nel quarto trimestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023, di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si riforniva nel quarto trimestre dell'anno 2019, il venditore, entro sessanta giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d'imposta, invia al proprio cliente, su sua richiesta, una comunicazione nella quale sono riportati il calcolo dell'incremento di costo della componente energetica e l'ammontare del credito d'imposta spettante per il primo trimestre 2023. I crediti d’imposta sono utilizzabili esclusivamente in compensazione ai sensi, entro la data del 31 dicembre 2023. In caso di cessione dei crediti d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti d'imposta.
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