martedì 29/11/2022 • 06:00
Secondo il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, la norma contenuta nella bozza di legge di Bilancio “determina un ingiustificato aggravio di responsabilità”.
redazione Memento
Una norma che determina un “ingiustificato aggravio di responsabilità a carico dell’intermediario”, Così si esprime il presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, in riferimento alla bozza di Legge di Bilancio per il 2023 (art. 36), la quale amplia i meccanismi di verifica preventiva che l’Agenzia delle Entrate può svolgere in sede di attribuzione della partita IVA. “Nel condividere lo spirito della norma – spiega de Nuccio - volta a prevenire comportamenti abusivi “mordi e fuggi rileviamo però che la bozza circolata prevede, per i profili sanzionatori, la responsabilità solidale a carico dell’intermediario che trasmette telematicamente la comunicazione di inizio attività”. Per il presidente del CNDCEC, si tratta di una norma che determina un ingiustificato aggravio di responsabilità a carico dell’intermediario che, peraltro, non dispone certo degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per verificare l’affidabilità del soggetto che richiede l’attribuzione della partita IVA”. “L’intermediario può essere chiamato alla responsabilità solidale per una sanzione di ben 3.000 euro - afferma Salvatore Regalbuto, tesoriere del Consiglio Nazionale con delega all’area fiscale - non ravvedibile, per una violazione che si acclara attraverso controlli ex post e che, conseguentemente, può essere del tutto ignota in sede di trasmissione telematica della comunicazione di inizio attività”. “Senza considerare”, aggiunge Regalbuto, “che l’intermediario ben potrebbe occuparsi solo dell’invio della comunicazione di inizio attività senza poi conoscere come evolve l’attività del soggetto che la richiede”. “I commercialisti - afferma ancora de Nuccio - sono già chiamati a adempiere a stringenti attività di identificazione della clientela previsti dalla normativa antiriciclaggio, ma non si può chieder loro di assumersi responsabilità in un contesto in cui non hanno gli strumenti necessari per affrancarsi da tali responsabilità. Per questo chiediamo e confidiamo che la norma, per quanto attiene alla corresponsabilità degli intermediari,venga immediatamente espunta”. FONTE: Comunicato CNDCEC 28 novembre 2022.
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