martedì 29/11/2022 • 06:00
La Corte di Giustizia europea con la sentenza del 22 novembre 2022 boccia il registro dei titolari effettivi mentre la Commissione insiste sulla imprescindibilità di tali informazioni ai fini del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
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Con la sentenza del 22 novembre 2022, la Corte di giustizia europea ha dichiarato l'invalidità della disposizione della direttiva antiriciclaggio ai sensi della quale gli Stati membri provvedono affinché le informazioni sulla titolarità effettiva delle società e delle altre entità giuridiche costituite nel loro territorio siano accessibili in ogni caso al pubblico, in quanto la stessa viola il diritto alla protezione dei dati, ponendosi peraltro in posizione antitetica rispetto agli obiettivi delineati dalla Commissione nella relazione pubblicata il 27 ottobre 2022. Il caso. La Corte di giustizia dell'Unione Europea (di seguito “CGUE” o Corte), in Grande Sezione, con sentenza del 22 novembre 2022 si è pronunciata sulle cause riunite C-37/20 e C-601/20, sulla base di due domande di pronuncia pregiudiziale, proposte alla Corte, ai sensi dell'articolo 267 TFUE, dal Tribunal d'arrondissement de Luxembourg (Tribunale circoscrizionale di Lussemburgo, Lussemburgo) invalidando la direttiva 2018/843, nella parte in cui ha modificato l'articolo 30, paragrafo 5, primo comma, lettera c), della direttiva 2015/849, laddove dispone che gli Stati membri provvedano affinché le informazioni sulla...
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