venerdì 25/11/2022 • 12:29
Con il comunicato stampa n. 6 del 24 novembre 2022, il CDM ha informato di aver approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra Italia e Svizzera relativo ai lavoratori frontalieri e alle doppie imposizioni.
redazione Memento
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 24 novembre 2022 a Palazzo Chigi. Su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, con il comunicato stampa n. 6 del 24 novembre 2022, il CDM informa di aver approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri (cfr Protocollo aggiuntivo e Scambio di lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020). L’accordo in questione sostituisce il precedente accordo del 1974 e risponde all’esigenza di aggiornare e adeguare il quadro giuridico-fiscale al fine di eliminare le doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe ricevuti dai lavoratori frontalieri (cfr Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020). Inoltre, a differenza del precedente, il testo disciplina anche il trattamento economico dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia. Tra gli aspetti più rilevanti del nuovo accordo, si evidenzia quanto segue: sono state definite le aree di frontiera, che, per quanto riguarda l’Italia, sono le Regioni Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano; è stato stabilito il metodo della tassazione concorrente; è stato previsto un regime transitorio per i lavoratori frontalieri residenti in Italia che lavorano in Svizzera o che vi hanno lavorato a partire dal 31 dicembre 2018. A tali soggetti si applica il regime di tassazione esclusiva in Svizzera fino alla data di entrata in vigore del nuovo accordo. Uno degli obiettivi dell’accordo pare proprio essere quello di rendere meno attrattivo il mercato del lavoro nel canton ticino, regolando la manodopera frontaliera. Fonte: Com. Stampa CDM 24 novembre 2022 n. 6
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