martedì 15/11/2022 • 06:00
Nel DL Aiuti quarter, le misure per fronteggiare l'emergenza energetica attraverso il rafforzamento dell’approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi. Due i cardini del sistema: il ruolo del GSE e la possibilità di rilasciare nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in specifiche zone di mare.
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L’incremento della produzione di gas naturale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge «Aiuti quater», che – (anche) allo scopo di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, attraverso l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile – ha apportato alcune modifiche al «decreto bollette», con il quale in marzo il Governo Draghi ha dettato misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
In particolare, le modifiche alle misure per fronteggiare l'emergenza derivante dal rincaro dei prezzi dei prodotti energetici attraverso il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi hanno riguardato:
Il ruolo del GSE
La prima modifica consiste in un’integrazione della disciplina relativa all’invito che il GSE effettua ai titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale (situate nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale), a manifestare interesse ad aderire alle procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale, nella parte relativa al campo di applicazione.
Fermo restando che il GSE deve comunicare:
La norma ribadisce che tale disposizione si applica alle concessioni i cui impianti di coltivazione sono situati in tutto o in parte in aree considerate compatibili nell'ambito del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, anche nel caso di concessioni improduttive o in condizione di sospensione volontaria delle attività, e precisa che:
In deroga alle norme dettate, ad inizio anni ’90, e successivamente integrate, per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale, è consentita la coltivazione di tali concessioni per la durata di vita utile del giacimento:
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La gestione dei contratti di acquisto a lungo termine
La disciplina relativa alla stipula dei contratti di acquisto di diritti di lungo termine è più dettagliata, rispetto al passato:
-si precisa la forma dei contratti (che hanno sempre una durata massima di dieci anni, con verifica dei termini alla fine del quinto), che sono “in forma di contratti finanziari per differenza rispetto al PSV [punto di scambio virtuale]”;
-in relazione al prezzo (che, come in precedenza, deve garantire la copertura dei costi totali effettivi delle singole produzioni, inclusi gli oneri fiscali e di trasporto, nonché un’equa remunerazione):
Definita anche una disciplina transitoria, da adottarsi nelle more della conclusione delle procedure autorizzative (a partire dal 1° gennaio 2023 e “comunque fino all’entrata in produzione delle quantità aggiuntive di gas”).
DL Aiuti quarter, la disciplina transitoria |
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I titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale che abbiano risposto positivamente alla manifestazione d’interesse devono mettere a disposizione del Gruppo GSE un quantitativo di diritti sul gas. |
Fino al 2024 deve corrispondere ad almeno il 75% dei volumi produttivi attesi dagli investimenti. |
Per gli anni successivi al 2024, ad almeno il 50% dei volumi produttivi attesi dagli investimenti medesimi. |
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Non è comunque superiore ai volumi di produzione effettiva di competenza dei titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale in essere sul territorio nazionale e che abbiano risposto positivamente alla manifestazione d’interesse. |
Le procedure di offerta dei diritti sul gas
Entrano più nel dettaglio anche le norme che riguardano la procedura di offerta dei diritti sul gas, oggetto dei contratti di acquisto a lungo termine, “complessivamente – si precisa ora – acquisiti nella sua disponibilità a clienti finali industriali a forte consumo di gas” che:
hanno consumato nel 2021 un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore a 1 GWh/anno.
Le modalità e i criteri di assegnazione sono definiti con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro delle imprese e del made in Italy. |
Il decreto precisa, inoltre:
- che i diritti offerti sono aggiudicati all’esito di procedure di assegnazione, secondo criteri di riparto pro quota, in esito alle quali il Gruppo GSE stipula con ciascun cliente finale assegnatario un “contratto finanziario per differenza per i diritti aggiudicati” (nel caso in cui il contratto sia stipulato dai clienti finali in forma aggregata, il contratto assicura che gli effetti siano trasferiti ai clienti finali interessati);
- il contenuto dei contratti, i quali prevedono anche:
Le nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi
L’ultima modifica ha riguardato la possibilità di rilasciare nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in specifiche zone di mare.
Al fine di incrementare la produzione nazionale di gas naturale per l’adesione alle nuove procedure, in deroga a quanto previsto nel Testo Unico Ambientale (che vieta le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare) il decreto “Aiuti quater” consente il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi mc.
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