martedì 15/11/2022 • 06:00
Con il duplice obiettivo di salvaguardare la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e di collaborare per l’anticorruzione, la trasparenza e gli appalti dell’ANC, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra l’Agenzia e l’ANAC. La necessità è nata dal maggiore peso che sta assumendo il tema della cybersicurezza, stante la crescita degli attacchi attribuiti ad attori di matrice russa.
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Il 7 novembre è stato reso noto sui rispettivi siti istituzionali Il Protocollo d’intesa firmato tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione (di seguito, “ANAC” o “l’Autorità”) e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (di seguito, “ANC” o “l’Agenzia”) con lo scopo di proteggere il patrimonio informativo della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici di ANAC nel quadro complessivo di promozione della cybersicurezza delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese private.
Come dichiarato dall’avv. Busìa, Presidente dell’Autorità: “la collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza sarà fondamentale per mettere in sicurezza le nostre banche dati, dalla cui costante operatività dipende la possibilità di avviare gli appalti per tutte le amministrazioni italiane.
L’Autorità e l’Agenzia collaboreranno, ognuna per la parte di propria competenza, al fine di conservare il delicato equilibrio sotteso al rispetto della trasparenza dell’azione amministrativa, da un lato, e della cybersicurezza, dall’altro.
Il Protocollo, che avrà durata triennale dalla data di stipula, è espressione del potere conferito ad ANC di:
Le ragioni sottese al protocollo
Come si legge nelle premesse al Protocollo d’intesa, le ragioni sottese alla firma dello stesso sono da rinvenire, in primis, nel grande rilievo che ha assunto il tema della cybersicurezza sia in termini di quantità sia di sofisticazione, “tendenza destinata a crescere in futuro, considerato che nel 2025 si prevedono oltre 25 miliardi di apparecchi connessi”.
A tanto, inoltre, deve aggiungersi che:
In un quadro così fortemente orientato alla semplificazione dei processi per mezzo della digitalizzazione di dati e documenti appartenenti alla Pubbliche amministrazioni e alle imprese private, è evidente che un attacco informatico perpetrato ai danni della Banca Dati ANAC causerebbe un grave impedimento e pregiudizio, per le stazioni appaltanti, nell’affidamento di lavori, servizi e forniture.
Gli ambiti e le modalità di collaborazione
Nel protocollo sono, quindi, precisamente individuate le modalità di collaborazione tra l’Autorità e l’Agenzia, vale a dire:
Al fine di raggiungere lo scopo per cui è stato siglato il Protocollo d’intesa, sia l’ANAC sia l’ACN hanno designato, rispettivamente, il Presidente e il Direttore Generale, quali propri Referenti sul piano programmatico. I Referenti saranno coadiuvati da un Comitato operativo composto sino a tre rappresentanti per ciascuna delle parti.
L’auspicio è che il Protocollo d’intesa sia foriero di numerosi altri provvedimenti orientati tutti in una direzione univoca: potenziare, a beneficio di imprese e amministrazioni, la resilienza informatica delle infrastrutture e dei servizi e rendere effettiva, ma soprattutto sicura, la trasparenza dell’azione amministrativa.
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